Tennis, Rafael Nadal è il Re degli Slam: nel mirino le ATP Finals

Nel 2022 Rafael Nadal si è preso di nuovo la scena nel mondo del tennis: il Re degli Slam vuole la prima affermazione alle ATP Finals di Torino

Gabriele Turchetti
13 Minuti di lettura
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La stagione 2022 del tennis maschile è giunta agli sgoccioli, ma rimane da disputare l’ultimo grande appuntamento dell’anno. Da domenica 13 a domenica 20 novembre sono in programma le Nitto ATP Finals, che per il secondo anno consecutivo andranno in scena sul cemento indoor del Pala Alpitour di Torino. I migliori otto tennisti di quest’anno si daranno battaglia per un solo obiettivo: ottenere il titolo di Maestro. Sarà assente, però, il numero uno del mondo Carlos Alcaraz, reduce dalla prima stagione di grande livello. Il 2022 ha riservato molto soprese, ma ci sono state anche alcune certezze. Una di queste si chiama Rafael Nadal. Nonostante i 36 anni ed alcuni problemi fisici, il tennista di Manacor ha dimostrato di essere ancora tra gli uomini da battere. Lo spagnolo ha conquistato due degli Slam annuali, stabilendo il record maschile di 22 titoli major, ed adesso cerca la prima affermazione alle ATP Finals.

Dominio in terra australiana

Dopo aver concluso il 2021 con largo anticipo per un problema al piede, Nadal ha iniziato il nuovo anno prendendo parte all’ATP di Melbourne. Nella prima sfida lo spagnolo ha ottenuto una vittoria abbastanza semplice ai danni del lituano Ricardas Berankis, dimostrando fin da subito di aver ritrovato una buona forma fisica. Dopo il ritiro di Tallon Griekspoor, Nadal ha affrontato un temibile avversario come Emil Ruusuvuori. Il tennista di Manacor non ha avuto problemi ed ha conquistato la finale contro un big server come Maxime Cressy. Ma il servizio dello statunitense non ha messo in grande difficoltà il maiorchino, capace così di conquistare il suo titolo numero 89, senza concedere alcun set ai suoi avversari. Nadal si è affacciato all’Australian Open, unico Slam che non era riuscito a vincere per più di una volta, con uno stato di forma ritrovato. Nei primi due turni non ha trovato grande opposizione, battendo sia Marcos Giron che Yannick Hanfmann senza perdere alcun parziale.

Rafa Nadal
Rafa Nadal

L’asticella della difficoltà si è alzata nel terzo turno, quando Nadal si è trovato di fronte Karen Kachanov. Il russo è stato il primo a levare un set al maiorchino, ma alla fine anche lui ha dovuto arrendersi. Dopo l’agevole successo su Adrien Mannarino, Nadal ha dato vita ad una vera e propria battaglia con Denis Shapovalov nei quarti di finale dell’Australian Open. Dopo poco più di quattro ore e cinque set giocati, è stato ancora il campione spagnolo ad avere la meglio. Nadal si è ritrovato a giocare la finale dello Slam australiano contro Daniil Medvedev dopo aver superato nel penultimo atto Matteo Berrettini. La sfida con il russo ha regalato spettacolo e grandi emozioni. Medvedev era avanti di due set e sembrava ormai essere in controlla della partita. Ancora una volta è venuta fuori la resilienza di Nadal, capace di rimontare e conquistare la vittoria dopo quasi cinque ore di gioco. Il primo a riuscire in un’impresa del genere. Titolo Slam numero 21, staccati Roger Federer e Novak Djokovic. Dopo 13 anni, lo spagnolo ha conquistato il suo secondo Australian Open, completando il Double Career Grand Slam.

Titolo ad Acapulco e primo infortunio stagionale

Il periodo d’oro di Rafael Nadal non si è interrotto in Australia. Il maiorchino ha vinto senza perdere un set anche il titolo all’ATP di Los Cabos, eliminando nel suo cammino Daniil Medvedev in semifinale e battendo Cameron Norrie nell’ultimo atto. Nonostante l’età, lo spagnolo sembra essere tornato imbattibile e lo dimostra anche nel Masters 1000 di Indian Wells, dove si spinge fino alla finale portando la striscia di vittorie consecutive a 20, più una per ritiro. Nell’ultimo atto del torneo californiano è stato sconfitto da Taylor Frtiz, ma è dovuto scendere in campo con una frattura da stress alle costole. Infortunio che, oltre al Masters 1000 di Miami, ha costretto Nadal a saltare la prima parte di stagione sulla sua amata terra battuta. Il tennista di Manacor non ha preso parte al Masters 1000 di Montecarlo e all’ATP di Barcellona.

Rafael Nadal e Carlos Alcaraz
Rafael Nadal e Carlos Alcaraz

Nadal è tornato in campo al Masters 1000 di Madrid dopo quasi due mesi di stop. Nei primi due turni, con qualche difficoltà, è riuscito ad avere la meglio su Miomir Kecmanovic e David Goffin. In occasione dei quarti di finale, è andata in scena la sfida che tutti stavano aspettando. Da una parte Nadal, dall’altra quello che è stato designato come il suo erede e che oggi è il numero uno del mondo Carlos Alcaraz. Partita carica di emozioni, vinta alla fine dal giovane spagnolo che ha avuto l’onore di affrontare e battere il suo idolo di sempre. La parentesi al Masters 1000 di Roma è stata condizionata da un problema al piede. Dopo la vittoria rapida su John Isner, il maiorchino è stato eliminato in rimonta da Denis Shapovalov agli ottavi. È solo la seconda volta in carriera che il percorso di Nadal agli Internazionali d’Italia si è fermato a questo punto.

Nadal, Roland Garros 2022
Nadal, Roland Garros 2022

L’ennesima conferma al Roland Garros

Come nel 2020, Rafael Nadal è arrivato al Roland Garros, nella sua casa, senza vincere alcun titolo sul rosso. Nonostante questo, il 13 volte vincitore dell’Open di Francia ha iniziato la sua avventura senza problemi. Il tennista maiorchino ha superato agevolmente i primi tre turni, eliminando senza perde alcun set Jordan Thompson, Corentin Moutet e Botic van de Zandschulp. Sfida più complicata negli ottavi di finale, dove Felix Auger-Aliassime è riuscito a mettere in difficoltà lo spagnolo. Dopo cinque set e quasi quattro ore e mezza di gioco, Nadal ha avuto la meglio. Ai quarti di finale, dopo la semifinale dello scorso anno, lo spagnolo ha ritrovato Novak Djokovic. Il livello di tennis espresso in campo dai due campioni è stato altissimo, in particolare quello di Rafa, che in quattro set ha confermato di essere il padrone di casa. In semifinale il tennista di Manacor ha affrontato Alexander Zverev. I due hanno regalato spettacolo, ma al tie-break del secondo set il tedesco si è infortunato alla caviglia ed è stato costretto al ritiro. Per l’ennesima volta Nadal ha raggiunto l’ultimo atto del torneo parigino, dove ha sconfitto nettamente Casper Ruud. Ancora una volta è stato necessario aggiornare il libro dei record: 14esimo Roland Garros, 22esimo Slam, titolo 92 in carriera, il 63esimo sulla terra.

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Leggi anche: Tennis, Medvedev cerca il bis alle ATP Finals: la stagione del russo vincitore nel 2020

Il secondo infortunio nega il sogno Grand Slam

I primi due Slam stagionali sono andati a Rafael Nadal. L’obiettivo dello spagnolo era chiaro, centrare il Grand Slam, la vittoria dei quattro titoli major nello stesso anno. Il tennista di Manacor ha ripreso la sua missione a Wimbledon, dove si è spinto fino alla semifinale. Un problema agli addominali, però, non gli ha permesso di scendere in campo con Nick Kyrgios. Dopo poco più di un mese, Nadal è tornato a competere al Masters 1000 di Cincinnati, ma è stato eliminato al primo turno dal futuro vincitore del torneo Borna Coric. Lo spagnolo si è affacciato allo US Open con solo una partita sulle gambe post infortunio. Nonostante questo, non ha incontrato grandi difficoltà nei primi tre turni, eliminando Rinky Hijikata, Fabio Fognini e Richard Gasquet. La rincorsa di Nadal verso la conquista di Flushing Meadows si è dovuta interrompere agli ottavi di finale. Il maiorchino ha trovato sul suo cammino Frances Tiafoe, che ha dimostrato di essere in forma smagliante ed è stato capace di eliminare l’attuale numero due del mondo.

Federer e Nadal Laver Cup
Federer e Nadal Laver Cup

L’emozionante saluto all’amico-rivale

A metà settembre è arrivato l’annuncio che tutti gli amanti di questo sport non avrebbero mai voluto ricevere. Roger Federer si è ritirato dal mondo del tennis, decidendo di intrattenere i suoi tifosi per un’ultima volta, nella Laver Cup. Lo svizzero è sceso in campo in doppio, facendo coppia con il rivale di sempre, ma ormai anche grande amico, Rafael Nadal. I due sono stati sconfitti da Jack Sock e Frances Tiafoe, ma il risultato della partita è passato in secondo piano quella sera alla O2 Arena di Londra. Lo spagnolo era visibilmente commosso, consapevole di perdere in campo colui che lo ha spronato indirettamente a fare sempre di più, ad andare oltre ogni limite per essere il migliore. La bellezza di questo sport è racchiusa nell’immagine di Federer e Nadal, seduti vicino, in lacrime, mano nella mano. Dopo la Laver Cup, il tennista di Manacor è tornato in campo al Masters 1000 di Parigi-Bercy. Nel primo turno sembrava essere in controllo del match con Tommy Paul, ma una volta iniziato il terzo set il maiorchino è parso non avere più benzina in corpo. Sicuramente la forma fisica non era delle migliori, tanto che nel parziale finale lo spagnolo ha perso col punteggio di 6-1.

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A caccia della prima volta alle ATP Finals

Una carriera incredibile condita da 22 titoli Slam, 36 Masters 1000, due medaglia d’oro alle Olimpiadi, una in singolare ed una in doppio. Eppure nei 92 successi di Rafael Nadal manca il titolo di Maestro, la vittoria della ATP Finals. In due occasioni, nel 2010 e nel 2013, il tennista di Manacor è riuscito a raggiungere l’ultimo atto, ma è stato sconfitto prima da Roger Federer e poi da Novak Djokovic. Quest’anno si trova nel girone con Casper Ruud, Felix Auger-Aliassime e Taylor Fritz, e proprio con lo statunitense disputerà il match di esordio domenica 13 novembre alle ore 21:00. Nell’altro girone ci sono Daniil Medvedev, Novak Djokovic, Stefanos Tsistipas e Andrey Rublev. Per la 17esima volta in carriera, Nadal si è qualificato alle ATP Finals, a cui ha preso parte in undici occasioni. “Se pensassi di non avere possibilità di fare qualcosa di importante a Torino, non sarei venuto” ha dichiarato lo spagnolo, lasciando intendere di essere competitivo. La missione è chiara: Nadal vuole impreziosire il suo già ricco palmares con l’unico trofeo importante che manca all’appello, le ATP Finals. Inoltre, il tennista di Manacor ha la possibilità di tornare ad essere il numero uno del mondo.

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