Manchester City, Rodri: “Guardiola e Luis Enrique diversi, Spagna al Mondiale per vincerlo”

Il mediano di Manchester City e nazionale spagnola parla a tuttotondo dei tecnici Guardiola e Luis Enrique, nonché della sua esperienza con Spagna e Citizens

Mattia Gruppioni
2 Minuti di lettura
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Il centrocampista Rodrigo Hernandez Cascante, per tutti Rodri, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista a La Gazzetta dello Sport. Lo spagnolo ha parlato della rassegna internazionale che lo vedrà protagonista con la Spagna, del suo dualismo tattico con Sergio Busquets e dei profili che lo allenano rispettivamente al Manchester City ed in nazionale. Rodri ha parlato del Mondiale della sua Spagna in questo modo: “Arriviamo in forma, con grande ottimismo e consapevolezza. Siamo pronti a vincerlo!” Parallelismo e confronto tra i due attuali allenatori di club e nazionale, che il mediano dei Citizens descrive in questo modo: Guardiola e Luis Enrique sono due grandissimi allenatori, ma diversi e uguali allo stesso tempo. Stessa radice, alberi diversi. La matrice comune è quella del Barça, ma da lì le strade si separano, per metodologia, modo di comunicare, tattica, posizionamento degli uomini in campo”.

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Manchester City, Rodri: “Busquets un esempio, ci stiamo preparando per la Champions”

Rodri, centrocampista del Manchester City
Rodri, centrocampista del Manchester City

Non manca il riferimento al collega di nazionale Sergio Busquets, su cui Rodri si è pronunciato in questo modo: “Mi adatto. Siamo due grandi nella stessa posizione, mettiamo in difficoltà il c.t. e non possiamo fare altro che lavorare e dare tutto. Bisogna lottare. Busi è un esempio ma siamo diversi e voglio far la mia strada”. Infine, uno sguardo in Premier League ed alla tanto agognata Champions League, che il Manchester City insegue da anni: Il livello della Premier è alto, appena rallenti un po’ perdi punti. Il Liverpool non è in crisi, è solo meno efficace, mentre Conte ed il Tottenham hanno idee chiare. Stiamo costruendo la nostra storia in Europa. La finale, semifinale, l’importante è essere lì. Abbiamo commesso errori e siamo in fase d’apprendimento. È un cammino, da percorrere con fiducia”.

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