Ennesimo passo falso, condito da una prestazione non all’altezza, di un Napoli che sembra non sapere davvero più che pesci pigliare. Alla vigilia della sfida di Champions League contro il Barcellona, l’1-1 agguantato all’ultimo respiro contro il Genoa sa di sconfitta. Ad essere evidentemente nel caos è Mazzarri, capace di fare, numeri alla mano, anche peggio di Rudi Garcia. La stampa napoletana attacca duramente il tecnico: “Conferenza stampa allucinante: sento rumor di unghie sugli specchi. Due sole parole: a casa! E a chi dice che è avventurismo rispondo: peggio di così…”.
Questo il post del giornalista Umberto Chiariello, al quale hanno fatto eco tanti colleghi di Napoli: “Calciatori senza grande personalità in balia di una tempesta creata dalla valutazione della società e da due allenatori che hanno perso il senso del calcio moderno. Che delusione”, dice Carlo Alvino. “Il Napoli con Mazzarri non ha idee. I fischi del Maradona sono quasi giusti”, aggiunge Salvatore Biazzo. Solo alcuni esempi che rendono l’idea dell’atmosfera che si respira sotto il Vesuvio, e la luce in fondo al tunnel non si vede.
Mazzarri non si scompone: “Dimissioni? No, le difficoltà erano oggettive”
Di fronte a tale sommossa popolare dell’ambiente Napoli, Mazzarri non si scompone e replica alle domande ricevute nel post partita: “Dimissioni? No, le difficoltò era oggettive. Garcia non era l’ultimo arrivato. Ho trovato qualche complicazione in più ma analizzando le partite e i dati non ho la bacchetta magica e metto la palla all’incrocio. Se avessi la sensazione che i ragazzi non mi seguissero penserei alle dimissioni, ma ho sentito anche le parole di Di Lorenzo. Mi hanno fatto piacere le dichiarazioni di Zerbin. Non cambia la sensazione che ho”.
