Enzo Fernandez si scusa dopo gli insulti razzisti contro la Francia: il Chelsea medita sanzioni

Dopo l'episodio verificatosi nel corso di una diretta social per la vittoria della Copa America, il centrocampista argentino ha chiesto pubblicamente scusa per gli insulti contro i giocatori francesi: la FIFA apre un'indagine

Riccardo Siciliano A cura di Riccardo Siciliano ChelseaPremier League

Enzo Fernandez è finito nella bufera dopo la vittoria dell’Argentina in Copa America. Il centrocampista del Chelsea, hanno preso di mira i giocatori della Francia con cori razzisti, sottolineando l’origine africana di alcuni calciatori transalpini.

Le scuse di Enzo Fernandez

Il centrocampista argentino si è scusato pubblicamente per il brutto episodio: “Vorrei scusarmi per il video pubblicato sul mio canale Instagram durante i festeggiamenti con la Nazionale. La canzone contiene un linguaggio altamente offensivo e non ci sono assolutamente scuse per queste parole. Sono contro ogni forma di discriminazione e mi scuso per essermi lasciato coinvolgere dell’euforia delle celebrazioni per la vittoria della Copa America. Quel video, quel momento, quelle parole, non riflettono i miei valori e il mio carattere. Sono veramente dispiaciuto”.

Il comunicato del Chelsea

In mattinata è arrivato anche il comunicato del Chelsea, che non ha escluso possibili sanzioni per il calciatore: “Il Chelsea Football Club trova tutte le forme di comportamento discriminatorio del tutto inaccettabili. Siamo orgogliosi di essere un club variegato ed inclusivo, dove persone di tutte le culture, comunità e identità si sentono benvenuti. Riconosciamo e apprezziamo le scuse pubbliche del nostro giocatore e useremo questa come opportunità per educare. Il Club ha attivato una procedura disciplinare interna”.

La FIFA apre un’indagine

Dopo il reclamo presentato dal presidente della Federcalcio francese Philippe Diallo, la FIFA ha aperto un’indagine sul caso: “La FIFA è venuta a conoscenza di un video circolato sui social media e l’incidente è oggetto di indagini. La FIFA condanna fermamente qualsiasi forma di discriminazione da parte di chiunque, compresi giocatori, tifosi e dirigenti”.