Nella giornata di ieri, mercoledì 9 marzo, la guerra ci ha presentato un episodio terribile: gli aerei di Mosca hanno bombardato l’ospedale di Mariupol, colpendo esattamente i reparti pediatria e maternità. Si tratta di un fatto tragico che avrà sicuramente delle conseguenze sul piano economico, sanzioni che si aggiungeranno a tutte quelle già prese nei giorni passati. Lo stesso presidente ucraino, Zelensky, ha definito quanto accaduto un vero crimine di guerra.
Nella notte sono continuati i bombardamenti da parte delle truppe di Putin, continuando a infliggere ulteriori danni alla città di Mariupol, già profondamente danneggiata da alcuni giorni. I cittadini della città dell’Ucraina sudorientale si trovano da diversi giorni con pochissime scorte di cibo e acqua, ma soprattutto senza energia elettrica, che impedisce loro di battere le rigide temperature di questo periodo. Inoltre sono stati segnalati bombardamenti sulla città di Sumy e altri centri nei pressi di Kiev.
Quest’oggi, giovedì 10 marzo, si terranno due incontri importantissimi: a Versailles si incontreranno i leader dei paesi membri dell’Unione Europea, discutendo sulla questione che riguarda le importazioni di gas dalla Russia e sulla possibilità di dare all’Ucraina lo status di paese candidato per l’accesso all’Unione; ad Antalya invece, in Turchia, si incontreranno il Ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, e il Ministro degli Esteri russo, Lavrov. È la prima volta dall’inizio del conflitto che si incontrano due cariche di tale importanza. Difficile però che si arrivi ad un risultato che detti la fine degli scontri.