I numeri della Juve di Pirlo a confronto con quella dei suoi predecessori

A cura di Redazione JuventusSerie A

I numeri, lo sappiamo, rappresentano pur sempre l’aspetto finale più importante nel momento in cui c’è da valutare la stagione di una determinata squadra. E, come ben sanno tutti gli appassionati di scommesse calcio, la Juventus è ormai sempre più lontana dal suo decimo scudetto consecutivo.

Un’annata particolare e molto difficile, anche per via di un alto numero di infortuni, che hanno ritardato e reso più complicato il processo di adattamento della squadra alle idee e alla volontà del nuovo tecnico bianconero, ovvero Andrea Pirlo. L’ex centrocampista del Milan, infatti, ha portato una concezione differente nel modo di giocare a calcio. 

Esattamente come quella che avrebbe dovuto portare in dote Maurizio Sarri che, però, ha fallito la sua rivoluzione copernicana del “bel gioco” e, di conseguenza, è stato accompagnato all’uscita dalla dirigenza bianconera. Come spiegato sul blog sportivo L’insider, in effetti i risultati dei predecessori, sia di Pirlo che di Sarri, hanno convinto molto di più, anche se la spettacolarità nel gioco mostrato in campo non è mai stata una caratteristica peculiare della Vecchia Signora.

I record di Max Allegri e Antonio Conte

Tralasciando per un attimo il caro e vecchio discorso legato alla Champions League, bisogna mettere in evidenza come Conte e Allegri, alla guida della Juve, abbiano fatto davvero incetta di trofei in Italia. Il tecnico livornese, poi, ha continuato un percorso importante, quello iniziato da Conte, spingendo verso altri record che difficilmente si riusciranno a battere nel giro di qualche decennio.

Il tecnico livornese, infatti, ha conquistato lo scudetto per ben cinque anni di fila. Non solo, visto che si è messo in tasca pure la Coppa Italia quattro volte su cinque, senza dimenticare come, nelle prime 24 giornate del campionato 2014-2015, la sua Juve aveva subito solamente 13 reti. Volete qualche altro dato che vi faccia restare a bocca aperta? Dalla stagione 2014/2015 alla 2018/2019, in campionato, ha raccolto la bellezza di 90,8 punti di media

Un altro allenatore che se ne intende certamente di record è Antonio Conte, che adesso ce la sta mettendo tutta per conquistarlo da rivale dei bianconeri, con l’Inter. Ebbene, una delle caratteristiche di Conte come tecnico della Juve, oltre al fatto di aver un rapporto viscerale con i suoi giocatori, è quella di riuscire a portare nell’ambiente in cui arriva una mentalità vincente che pochissimi altri tecnici al mondo hanno.

Una capacità che si è messa in evidenza per la prima volta da tecnico bianconero, quando ha conquistato lo scudetto in un testa a testa per certi versi inatteso con il Milan, per poi dare il via all’epopea dei nove titoli di fila. Ebbene, nel 2013/2014, ecco un’altra stagione che spiega alla perfezione quanto Conte venisse ritenuto a ragione un vero e proprio “martello” dal punto di vista della mentalità: 102 punti conquistati n campionato, record nell’era dei tre punti in una sola annata.

Pirlo e l’eredità di Sarri

Dopo il quinquennio di Max Allegri, la dirigenza ha voluto cambiare completamente, filosofia e anche stile di gioco. Così, ha deciso di affidarsi a Maurizio Sarri, ma non è stata una scelta particolarmente premiante, visto poi quello che è successo.

Certo, lo scudetto è arrivato comunque, ma il feeling tra l’ex tecnico del Napoli e Chelsea e i giocatori bianconeri non è mai scattato. E l’uscita di scena in Champions League addirittura agli ottavi di finale, ha lasciato il segno nelle valutazioni che la dirigenza ha fatto al termine dell’anno, anche se probabilmente una decisione, quella dell’esonero di Sarri, era già maturata tempo addietro.

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