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In campionato ha ampiamente alzato la voce, facendo lo stesso con il tasso delle prestazioni e i gol pesanti. Dusan Vlahovic è il volto dell’ultimo mese in casa Juventus, se non altro per l’impatto che ha avuto sia da titolare che da subentrato nei match disputati. Il colpo di testa decisivo con la Salernitana fa il paio con l’assist di tacco a Rabiot contro la Roma, con entrambe le giocate che sono valse, di fatto, 6 punti. Bottino che aumenta se torniamo ancora più indietro, alla rete decisiva – sempre di testa – contro il Frosinone in campionato.
Vlahovic a secco dall’Inter
Ed è proprio la formazione ciociara, dopo il sorprendente successo a Napoli, a pararsi di fronte alla Juve nei quarti di finale di Coppa Italia. Una partita inedita nella storia della competizione, in cui Vlahovic partirà verosimilmente dal 1′ nonostante lo stato febbricitante dei giorni scorsi. Che sia da titolare o da subentrato, però, il serbo ha un conto in sospeso con la competizione visto che l’ultimo gol risale alla finale persa contro l’Inter di due stagioni fa. Non solo: Dusan non ha mai segnato in un quarto di finale del torneo.
Un dato negativo bilanciato dalla positività dello score della Juventus in Coppa Italia, nell’arco della sua storia. Non è solo il momento stagionale a instillare fiducia negli uomini di Allegri, ma anche la tradizione che cita la Vecchia Signora come la squadra che ha raggiunto più volte la semifinale, 35 su 76 partecipazioni. Numeri che fann0 il paio con i successi finali: il club bianconero ha sollevato al cielo il trofeo per ben 14 volte.
