Ludogorets-Roma 2-1, giallorossi irriconoscibili: Mourinho costretto al cambio di strategia

Una Roma irriconoscibile esce sconfitta nel primo match contro il Ludogorets per 2 a 1: Mourinho dovrà pensare a delle soluzioni diverse

Lorenzo Gulino
8 Minuti di lettura
- Pubblicità -

Seguici sui nostri canali

Dopo l’entusiasmo dello scorso anno in Europa grazie alla vittoria della Conference League, quest’anno la Roma non ha iniziato al meglio la sua avventura europea. Nel match d’esordio di Europa League, infatti i giallorossi sono stati sconfitti per 2 a 1 dal Ludogorets, squadra militante nella massima divisione bulgara. Quel che è peggio è che la squadra di Mourinho in questo momento si trova a quota 0 punti nel girone e deve ancora affrontare l’avversario più temibile: il Real Betis. Le partite rimanenti sono ancora cinque, ma una vittoria alla prima contro la squadra bulgara avrebbe significato essere un passo più vicino alla qualificazione. Questo non significa che i giallorossi rischino già di andare fuori dalla competizione, ma sicuramente il match contro il Ludogorets sottolinea il momento di grande difficoltà dei giallorossi.

- Pubblicità -

Un primo tempo da dimenticare

Ludogorets-Roma
Ludogorets-Roma

La prima frazione tra Roma e Ludogorets si è conclusa sul risultato di 0 a 0. La squadra allenata da Mourinho è scesa in campo con il solito 3-5-2. Tra i pali è partito dall’inizio Svilar, Zalewski e Celik esterni a tutta fascia, Cristante e Matic il duo di centrocampo, Belotti e Dybala coppia d’attacco. Nei primi 45 minuti nessuna delle due squadre si è resa realmente pericolosa. I giallorossi si sono affacciati nell’area avversaria solo grazie agli sviluppi da calcio d’angolo. La prima occasione è arrivata con Pellegrini e poi con Gianluca Mancini che ha colpito per la seconda volta in due partite il palo. La Roma non è riuscita quasi mai a costruire un’azione partendo dal basso e giocando palla a terra. Complice anche il campo in pessime condizioni sono stati molti i rilanci in avanti di Cristante per Belotti che si è ritrovato sempre da solo e con palloni veramente complicati da gestire spalle alla porta. Inoltre il duo di centrocampo ha sempre sofferto la velocità e la superiorità numerica dei giocatori avversari lasciando molte volte scoperta la mediana.

Secondo tempo all’insegna della confusione

Andrea Belotti, Roma
Andrea Belotti, Roma

Se nel primo tempo le occasioni sono mancate, nel secondo, complice la voglia di vincere di entrambe le squadre, il match ha preso una piega diversa. La Roma infatti, ha provato a rendersi pericolosa con Pellegrini che servito da Dybala a tu per tu con il portiere tenta il pallonetto spedendo il pallone sopra la traversa. Un’altra occasione per i giallorossi arriva al 58′ con Belotti. Il Gallo fa da sponda per la Joya che tenta la conclusione a giro spedendo però il pallone lontano dallo specchio della porta difeso da Padt. La squadra allenata da Simundza comincia ad alzare il suo baricentro e alla prima grande occasione sigla il gol dell’1 a 0. Mancini lascia scoperta la zona centrale per seguire Thiago e permette a Cauly di calciare verso la porta indisturbato. I giallorossi cominciano ad andare in confusione e rischiano di prendere anche il secondo con Cauly che su un cross basso sfiora il palo. Dopo i cambi effettuati da Jose Mourinho, la squadra della Capitale sembra iniziare ad ingranare e all’86’ arriva la rete dell’1 a 1 siglata Shomurodov su un cross pennellato del capitano. Quando però tutto sembrava esser rimesso in piedi i giallorossi abbassano la guardia e all’88’ subiscono il gol del 2 a 1 dal neo entrato Gustavo Nonato.

Matic-Cristante un centrocampo da rivedere

La Roma nelle ultime uscite sta dimostrando di essere sofferente in alcune zone del campo. Fa fatica a reggere le incursioni degli avversari e questo porta la squadra a spaccarsi in due e ad abbassarsi molto. Complice di queste grandi difficoltà è la coppia di centrocampo Matic-Cristante. Non si mettono in discussione le qualità dei due giocatori presi individualmente, ma nel meccanismo totale di squadra non sembrano essere due giocatori compatibili. Entrambi sono molto lenti e macchinosi e un centrocampo composto da 2 calciatori con queste caratteristiche fa molta fatica a coprire il campo e a dare il via alle azioni in maniera rapida. Da sottolineare è che probabilmente al posto di uno dei due in questo momento avrebbe giocato Wijnaldum, ma il suo infortunio ha scombussolato i piani di Jose Mourinho.

Leggi anche: Roma, Mourinho: “Non è stata una gara staordinaria. Abbiamo sbagliato molto”

Per questo Pinto ha deciso di puntare su Camara: un giocatore dinamico, abile nell’inserirsi, ma che allo stesso tempo combatte e recupera molti palloni. Il numero 20 potrebbe essere una soluzione valida per dare più dinamismo ad una squadra che, complice anche l’assenza di Zaniolo e dei suoi strappi, sembra aver perso quell’imprevedibilità offensiva che l’ha contraddistinta la scorsa stagione. Un’altra valida alternativa potrebbe essere il cambio di modulo. La Roma infatti, visti anche i giocatori a disposizione in questo momento potrebbe passare ad un 4-3-2-1. Con questo schieramento il centrocampo sarebbe composto da Matic, Pellegrini e uno tra Camara e Bove, con Dybala e Zaniolo alle spalle di Abraham. In questo modo la squadra risulterebbe più equilibrata e la mediana giallorossa non andrebbe in sofferenza come visto nelle ultime uscite.

- Pubblicità -

Dybala, l’unica Joya in una serata da dimenticare

Paulo Dybala, Roma
Paulo Dybala, Roma

Nonostante la sconfitta della Roma contro il Ludogorets c’è stata una nota positiva che porta il nome di Paulo Dybala. La Joya ha dimostrato ancora una volta di essere in forma, correndo e lottando su ogni pallone. Inoltre non sono mancate le giocate di qualità che lo contraddistinguono come il pallone servito a Pellegrini, poi sprecato dal capitano giallorosso. L’unica cosa che ancora manca al numero 21 è la continuità nel trovare la rete. Molte volte infatti l’ex Juventus è arrivato vicino al gol, ma per una deviazione o per una grande parata gli è stata negata questa gioia. In questo momento Paulo è il giocatore in più per la Roma che all’improvviso può tirar fuori la giocata del campione. Mourinho sta ridando nuova vita ad un giocatore che è stato “abbandonato” a causa dei suoi continui problemi fisici. La Joya sembra aver ritrovato la spensieratezza di un tempo e di ciò, oltre che la Roma, ne potrà giovare anche la stessa Argentina in vista del Mondiale in Qatar.

Accedi per ricevere Aggiornamenti

Segui le squadre o le competizioni che preferisci per restare sempre aggiornato!

Proseguendo dichiari di aver letto e compreso
l’informativa privacy