⌛ L’ora della verità: 3 motivi per cui Gilardino non lascerà il Genoa

L'ora della verità si avvicina, con il Genoa in pressing su Alberto Gilardino: nonostante le numerosi indiscrezioni di mercato il tecnico rossoblù sembra sempre più vicino alla firme in virtù di 3 motivi decisivi per il proseguo della sua avventura al Grifone

Federica Concas
14 Minuti di lettura
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Il Genoa si gode il tris inflitto al Cagliari e tre punti che valgono quasi il compimento di una stagione a tratti impeccabile. Traghettatore dell’anno della rinascita Gilardino, vero e proprio leader capace di capovolgere il destino del Grifone in appena due anni. Protagonista dentro e fuori, in virtù delle numerose indiscrezioni di mercato, il tecnico rossoblù è atteso da una settimana intensa: l’ora della verità.

Negli ultimi mesi si è detto di tutto, a partire dalle dichiarazioni che sono state spesso rilasciate dai piano alti della società. Lo stesso Blazquez, supportato da Ottolini, ha spesso sottolineato come nel futuro del Genoa la figura di Gilardino avrebbe continuato a rappresentare una colonna portante. Allontanando di fatto qualsiasi supposizione relativa al possibile addio del tecnico. Avvallata spesso dalle dicerie circolate in merito alla scadenza contrattuale dello stesso.

Supposizioni lecite ma che, nonostante l’interesse avanzato da diverse squadre, non ha mai trovato terreno fertile per poter ipotizzare che Gilardino lascerà il Genoa a fine stagione. Perché se è pur vero che il tanto acclamato incontro per il rinnovo non c’è ancora stato, la società ha palesato l’intenzione, fin da subito, di non voler rinunciare al tecnico. E, contestualmente, la volontà di mettersi al tavolo per concordare un rapporto proiettato sul futuro.

Ed in tal senso, dopo la vittoria contro il Cagliari, davanti al pubblico amico del Ferraris, la settimana della verità potrebbe essere vicina. Con i piani alti del Genoa pronti a iniziare a contrattare con Gilardino. Anche perché la questione si fa sempre più calda, non solo per il Grifone ma per lo stesso tecnico. Infatti, nella remota ipotesi che lo stesso lasciasse la panchina rossoblù tale scelta potrebbe rappresentare un problema non solo per il club ligure.

Ma potrebbero essere in particolare 3 i motivi principali per cui Gilardino sceglierà il Genoa, per almeno un altro anno. Ragioni su cui il tecnico non può soprassedere e che ben si sposano con le idee dello stesso. Quest’ultime che si avviano a trovare un accordo, seppur ancora non messe a referto. Infatti, seppur vero che molto dipenderà dalla società, potrebbe essere la decisione dell’allenatore a rappresentare il passo decisivo verso il futuro.

Alberto Gilardino, tecnico del Genoa
Alberto Gilardino, tecnico del Genoa @livephotosport

L’esperienza al Genoa

Nel percorso di Gilardino al Genoa non può certamente mancare la componente dell’esperienza. Poiché se è pur vero che l’ex Campione del Mondo 2006 per quanto concerne le performance in campo ne ha da vendere, viceversa ha iniziato la carriera di allenatore nel 2018, ingaggiato Rezzato, una squadra militante di Serie D. Continuata poi alla Pro Vercelli, a partire dal luglio 2019 fino a giungere nel 2021 al Siena, club in cui registra l’esonero.

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Una base di esperienza minima dunque che tuttavia gli ha permesso nel luglio 2022 di prendere le redini della squadra più storica del campionato. Gilardino è arrivato al Genoa seguito da un grande punto interrogativo. Un nuovo percorso che tuttavia il tecnico ha iniziato con l’appoggio della società e della stessa piazza. Componenti fondamentali specialmente in un clima assai rovente come quello genoano.

Un ambiente che, alla stregua dei club maggiormente blasonati, registra una delle tifoserie più calde d’Italia. In tal senso, lo stesso Gilardino è stato abile nell’osare, consapevole che un passo falso non avrebbe certamente aiutato la propria carriera. L’esperienza in Serie A parte proprio dal Genoa andando a consolidarsi di gara in gara fino, per l’appunto, a raggiungere la tanto desiderata promozione.

L’opportunità dunque donatogli dal Grifone ha permesso a Gilardino di muovere i primi passi nel mondo del calcio che conta nel ruolo di allenatore. Un’esperienza decisiva, al di là di come andrà poi il futuro e le scelte che il tecnico andrà a fare. Tuttavia, oggettivamente, abbandonare la corazzata rossoblù dopo appena un anno nella massima serie rappresenterebbe un azzardo. Un modus operandi che rischierebbe di ribaltare le prospettive futuro.

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Verso la maturità

Una grande piazza come il Genoa ha concesso a Gilardino di muovere i primi passi in Serie A. Un’esperienza che ha permesso al tecnico di crescere imboccando una strada sempre più diretta alla maturità. Infatti, i passi in avanti fatti dall’ex attaccante della Fiorentina nella panchina rossoblù necessitano, per lo meno, di registrare ancora nuovi traguardi che potrebbero rappresentare tappe fondamentali della carriera.

Ecco che la possibilità di maturare facendo nuove esperienze nel Genoa potrebbe rappresentare la scelta più giusta. In un solo anno, anticipato dalla promozione in Serie B, Gilardino ha toccato con mano il palcoscenico più importante, raccogliendo proseliti ed interessi di mercato da parte di club che solo due anni fa non avrebbero avanzato tale ipotesi.

Sinonimo di quanto il Genoa abbia fatto bene a Gilardino, capace tuttavia di ripagare in toto la fiducia dell’ambiente. Proprio per questo il tecnico sceglierà, o comunque dovrebbe scegliere, ancora una volta il Grifone. L’opportunità di maturare attraverso un nuovo percorso cullato dalla fiducia della piazza. Una possibilità di crescita che difficilmente accadrebbe lontano dalle mura amiche rossoblù senza grattacapi. Una variabile che potrebbe rivelarsi determinante.

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⌛ L'ora della verità: 3 motivi per cui Gilardino non lascerà il Genoa

Le ambizioni del Genoa

Come anticipato, la scelta più corretta e auspicabile, per la tifoseria, è che Gilardino resti al Genoa ancora per qualche anno. L’obiettivo del tecnico rossoblù di crescere è un assist che la società, avvallata dalle parole dello stesso Blazquez, ha servito già poco dopo la sessione di mercato, made in gennaio. Periodo in cui le voci circa l’interesse nei confronti dell’ex Campione del Mondo avevano iniziato ad allarmare l’ambiente rossoblù.

Infatti, le ambizioni di Gilardino, ovvero di lanciarsi in una nuova dimensione, andranno di pari in passo con gli stessi obiettivi del Genoa. In tal senso, i vertici della società sono stati a più riprese abbastanza chiari: il Grifone non affronterà più il campionato con l’idea di far parte del gruppetto dedito alla corsa salvezza. Ma, il grande sogno è che i rossoblù possano combattere per un posto in Europa. Un presupposto che avrà inizio a partire dalle scelte di mercato.

Una valida mossa volta forse anche a tenere stretto lo stesso Gilardino che così avrebbe già la possibilità di provare a muovere i primi passi come allenatore anche in una visione europea. Una circostanza decisiva che avrebbe di fatto portato alla separazione consensuale qualora non fosse giunta. Ma l’ambizione del Genoa nel provare a fare il salto di qualità rappresenta la variabile decisiva per il tanto atteso rinnovo.

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Anche perché per Gilardino dopo solo un anno di Serie A, disputato oltretutto ad alti livelli, lasciare la squadra che lo ha lanciato potrebbe rappresentare una mossa poco ponderata. A maggior ragione se le ambizioni di tecnico e del Genoa sono le stesse. Proprio come sta accadendo nel filo che lega ancora l’allenatore al Grifone, uniti dagli stessi obiettivi e dalla medesima voglia di crescere oltre i confini nazionali.

Gilardino, Genoa
Gilardino, Genoa @twitter

Verso l’Europa

Un Genoa formato Europa: è la squadra che si presenterà negli anni a venire a partire dalla prossima stagione, con l’obiettivo di crescere. Una circostanza che aiuterà la stessa carriera di Gilardino che potrebbe giungere a un momento cruciale proprio grazie al Grifone. A rivangarlo, negli scorsi giorni, è stato nuovamente il direttivo CEO, Blazquez: “Siamo ambiziosi, entro due anni puntiamo all’Europa. In Italia è difficile entrare nella top 10. Non è semplice ma è il nostro obiettivo”.

Parole che raccontano di come il Genoa desideri sempre più avvicinarsi all’Europa. Una motivazione che spingerà per l’appunto Gilardino a proseguire l’avventura in panchina con i rossoblù. Proprio per questo, nonostante le innumerevoli indiscrezioni, pare assai strano che la scelta del tecnico possa rivolgersi altrove. Specialmente verso una squadra, tra queste Fiorentina e Monza, pari ai medesimi obiettivi o quasi dei rossoblù.

Questo, di fatto, rappresenta l’indizio più solido volto a confermare un sodalizio tra il Genoa e Gilardino che potrebbe perdurare nel tempo, salvo colpi di scena disattesi. Non è da escludere infatti che già a partire dalla stagione 2025/26, il tecnico possa nuovamente affacciarsi verso lidi e mete lontane dal club ligure. Tuttavia, molto dipenderà dallo stesso in virtù di come si cimenterà con l’obiettivo del Grifone di inseguire l’Europa.

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Il patto con il Genoa

Tra le innumerevoli indiscrezioni di mercato circolate, smentite, conferme e ancora dubbi, secondo quanto riportato da Il Secolo XIX il futuro di Gilardino sarà ancora al Genoa. Un vero e proprio patto tra i vertici della società ed il tecnico che, come anticipato, potrebbe prendere piede a breve. Attraverso una proposta che seguirebbe le indicazioni dello stesso, andando ad accontentare il più possibile le richieste dell’entourage del Campione del Mondo 2006. Ma quale?

Innanzitutto, il Genoa avrebbe messo sul piatto un contratto di durata triennale, con parte fissa raddoppiata più bonus: un totale fino a 1.5 milioni di euro. Tuttavia, alla parte prettamente economica, il Grifone avrebbe avanzato anche buone opportunità in ottica calciomercato. Chance pronte ad essere anche grazie ad alcuni dei giocatori più onerosi della rosa. Il patto è proprio questo, a partire dal futuro di Gudmundsson.

In tal senso, il Genoa potrebbe scegliere di sollevare la posta puntando addirittura ad una quota pari ai 30 milioni di euro. Ora, asserito che Gudmundsson dovrebbe sistemarsi all’Inter potrebbe essere proprio la parola di Gilardino a contare definitivamente anche sul futuro di altri leader della rosa, primo su tutti Retegui. A partire dal patto con il tecnico che il Genoa proverà, come si presuppone, ad accontentare nel possibile.

Infatti, il Genoa potrebbe decidere di temporeggiare relativamente ad alcune cessioni e lasciare in rosa alcuni giocatori nonostante le richieste di mercato siano sempre più considerevoli. Tra questi ci sarebbe appunto Retegui che, a differenza di Gudmundsson, sarebbe maggiormente indirizzato a continuare con la maglia del Grifone un altro anno. Un patto dal quale il Grifone non potrà esigersi pena il futuro del leader della panchina.

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La voce dei tifosi

Il Genoa per quanto concerna la questione Gilardino avrebbe dunque già risposto, come d’altronde ila volontà palesata dal tecnico. Spiegati i motivi per i quali l’ex attaccante viola con ogni probabilità non lascerà la causa rossoblù risulta curioso analizzare come gli stessi tifosi abbiano vissuto le indiscrezioni relative all’addio dell’allenatore. E sotto questo punto di vista i pareri sono molto simili. Volti a contestare le notizie circolate senza un reale fondamento.

Per il popolo rossoblù non c’è mai stata la pur minima probabilità che Gilardino lasciasse il Genoa a fine stagione. Tutt’oggi, nonostante non sia ancora sopraggiunta la fumata bianca, il tecnico affiancato al mercato rappresenta un vero e proprio tabù. La voce dei tifosi circa un addio è chiara e netta: nessun cambio di panchina ma solo becere notizie volte a destabilizzare l’ambiente.

Una presa di posizione decisa, volta tuttavia a proteggere un’annata splendida ed un futuro che promette una crescita esponenziale. L’idea che Gilardino abbandoni il Genoa a fine stagione non è mai stata presa in considerazione dai tifosi, grazie forse anche alle rassicurazioni dei vertici societari. Un presupposto che sottolinea quanto la piazza sia legata al club. E alle promesso talvolta taciute ma pur sempre mantenute.

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