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Tempo di coppe europee vuole dire piccolo respiro per tante squadre che preparano scudo ed elmetto per il rush finale di stagione, tanto in Italia quanto all’estero. Che la Premier League sia considerato da molti la lega più spettacolare d’Europa è risaputo, e quanto meno per la lotta al titolo ciò è confermato, visto che negli altri maggiori campionati questo o è già stato assegnato o poco ci manca.
Manchester City-Arsenal è ancora, come l’anno scorso, il dualismo che ci attende fino alla fine dell’anno, ma la Premier League è tanto altro: c’è una lotta salvezza che vede tre squadre pronte a contendersi l’unico posto disponibile per rimanere in massima serie, mentre la zona Europa offre ancora tanti spunti tanto per la zona Champions quanto per le altre due competizioni.
Una Premier League da brividi insomma fino alla fine della stagione, tra chi come il City vuole riconfermarsi sul tetto d’Inghilterra, chi vuole sorprendere come Arsenal e Tottenham e chi, nelle retrovie, sogna un finale da favole per ottenere una salvezza che avrebbe il sapore di uno “scudetto”.
L’esperienza del City, la paura dell’Arsenal
E partiamo dunque da una lotta per il titolo che ha visto uno dei maratoneti perdere contatto e abbandonare le speranze. Un Liverpool letteralmente crollato nell’ultimo mese, che dopo essersi visto eliminare prima dall’FA Cup, per mano del Manchester United, e poi dall’Europa League, grazie ad una straordinaria Atalanta, ha guadagnato solo 5 punti nelle ultime 5 giornate di Premier League, con City ed Arsenal che hanno allungato.
Chiuderà dunque in maniera amara il proprio ciclo Klopp dopo 8 anni e mezzo di onorato servizio, con il distacco dalla testa divenuta probabilmente decisivo. Liverpool fermo a 75 punti, mentre là davanti corrono: al momento Arsenal in testa a 80 grazie alle ultime 3 vittorie consecutive, ma la sconfitta di due settimane fa in casa con l’Aston Villa rischia di essere decisiva per le sorti della Premier League.
Manchester City infatti alle sue spalle di 1 punto ma con una gara da recuperare che potrebbe valere il sorpasso finale. Per i ragazzi di Guardiola ci sarà anche il derby di FA Cup con lo United una volta finito il campionato, ma senza più la preoccupazione della Champions, tutte le energie sono sulla riconferma in Premier League, eventualmente la 4ª consecutiva e la 6ª in 7 anni.
Da un lato l’esperienza di un City che nel momento clou, specialmente in una maratona come il campionato, non ha mai dimostrato di avere le gambe che tremano, e conta su Haaland bersagliato dalla critiche ma con le spalle grosse; dall’altro la paura dell’Arsenal di vedere la storia dell’anno scorso ripetersi, in un Premier League che sembrava poter essere portata a casa e che rischia di scivolare dalle mani ancora una volta, a 21 anni dall’ultima vittoria degli Invincibili di Wenger.
Vola l’Aston Villa: United, Newcastle e non solo per l’Europa
Scendendo un po’ più giù, e consapevoli che Manchester City, Arsenal e Liverpool le ritroveremo nella prossima super Champions League con il nuovo formato, interessante è la lotta al 4° posto, anzitutto per un motivo: il disastro operato dalle inglesi nell’ultimo turno in Europa, con il solo Aston Villa rimasto in corsa in Conference League, rende più difficile il sorpasso alla Germania (con ancora 3 squadre) nel Ranking UEFA.
Non dovesse dunque arrivare la 5ª squadra in Champions, rimarrebbe un posto solo disponibile, e due squadre a giocarselo. Dopo le ultime due sconfitte con il Newcastle e l’Arsenal nel derby del Nord di Londra, il Tottenham non è più padrone del proprio destino, posto che, nonostante le due gare in meno, sono 7 i punti da recuperare su un favoloso Aston Villa, unica squadra ancora in Europa che sogna la prima storica qualificazione in Champions League.
Solo due partecipazioni per lei nella vecchia Coppa Campioni, vinta nell’82 e persa ai quarti dalla Juventus l’anno successivo, ma i match con Brighton, Liverpool e Crystal Palace posso scrivere un’altra pagina di storia. Gli ultimi due posti per i match fuori dall’Inghilterra, uno per l’Europa League e uno per la Conference, se li contendono Manchester United (54) e Newcastle (53), delusioni del campionato dopo il 3° e il 4° posto dell’anno scorso.
Al di là di un West Ham staccato a quota 49, chi potrebbe ancora rientrare è il Chelsea, attualmente a 48 ma con la gara di giovedì contro il Tottenham da recuperare. Una vittoria vorrebbe dire portarsi a -2 dalla Conference League, una magra consolazione in una stagione, l’ennesima, da dimenticare. Se per il titolo e la zona Europa questa è la situazione non è da meno la lotta salvezza.
Corsa a tre: Burnley e Luton insidiano il Nottingham
Come per la Serie A con la Salernitana, anche in Premier League il primo verdetto è stato emesso, con uno Sheffield a dir poco arrendevole già condannato alla retrocessione. Per il resto, posto che dal Brentford in su sono tutti pronti per fari le valige per l’estate, è corsa a tre per la sopravvivenza.
Al momento rimarrebbe in Premier League il Nottingham Forest, che circa un mese e mezzo fa è stato penalizzato di 4 punti per aver violato i paletti di spesa imposti dal campionati inglese. Un qualcosa che ha complicato il discorso salvezza, e al momento c’è solo 1 punto a dividerlo dal Luton Town. La squadra di Nuno Espirito Santo può contare su un anno di esperienza in più rispetto alle rivali.
Come detto, è proprio il piccolo Luton Town il primo ad inseguire, partito come meteora di questa Premier League ed ora in piena corsa per coronare l’ennesimo sogno dopo la promozione dell’anno scorso ai play-off contro il Coventry. A due punti dalla salvezza invece il Burnley di Kompany, autore di una grande rimonta (8 punti in altrettante giornate), ed ora a ridosso delle altre due.
Una Premier League insomma pronta a tenerci col fiato sospeso fino al 19 maggio, data dell’ultima giornata. City e Arsenal si contenderanno il titolo mentre alle loro spalle varie lotte verranno ingaggiate tanto per l’Europa quanto per la salvezza, in quello che resta probabilmente il campionato con più spettacolo.
