Roma, il paradosso della difesa: emergenza finita, solidità da ritrovare

Riccardo Siciliano
2 Minuti di lettura
- Pubblicità -

Seguici sui nostri canali

Dopo 178 giorni, Chris Smalling è tornato titolare nella Roma nel match di campionato con il Torino. De Rossi ha finalmente ritrovato l’ultimo tassello della difesa, in piena emergenza negli scorsi mesi sotto la gestione Mourinho. Nelle sue prime otto partite sulla panchina giallorossa, il neoallenatore ha già schierato tre coppie diverse di centrali, più il terzetto visto domenica contro i granata, con Mancini, Smalling e Ndicka.

Questo abbondanza permette a De Rossi di poter sperimentare diverse soluzioni tattiche con i giocatori a disposizione, su cui può contare per la parte finale di stagione e a seconda della squadra avversaria che affronterà. Non è escluso che dalle prossime uscite vedremo una Roma con una “difesa a tre mezzo”, con Smalling e Ndicka centrali e Mancini spostato a destra sull’esterno e Angelino dall’altro lato, con più libertà offensiva. In questo modo, i giallorossi potrebbero difendere a 4 e impostare a 3.

Problema cross

Terminata l’emergenza, De Rossi deve adesso trovare solidità nel reparto. In particolare, nelle ultime uscite la Roma ha sofferto gli attacchi sulle corsie esterne: su dieci gol subite nelle otto gare della nuova gestione tecnica, sei sono arrivati su azioni sviluppate dagli avversari sulle fasce, l’ultima proprio contro il Torino. Lo staff tecnico studia soluzioni per risolvere il problema.

Accedi per ricevere Aggiornamenti

Segui le squadre o le competizioni che preferisci per restare sempre aggiornato!

Proseguendo dichiari di aver letto e compreso
l’informativa privacy

P