Il 22 aprile del 1915 segnò l’inizio della vita di Dino Viola, il presidente amatissimo della Roma, considerato forse il più grande nella storia del club giallorosso per il suo contributo nel riportare lo scudetto nell’annata 1982-1983, a distanza di quarantuno anni dal precedente trionfo.
Assunse la presidenza della Roma nel 1979 e mantenne questa posizione per undici anni fino al 1991, quando il 19 gennaio ci lasciò a causa di complicazioni postoperatorie correlate a un tumore all’intestino.
Sotto la guida di Dino Viola, che oggi avrebbe festeggiato 109 anni, la Roma oltre a conquistare lo storico scudetto del 1982-1983, vinse anche quattro Coppe Italia e raggiunse l’unica finale di Coppa dei Campioni (ora Champions League) nella sua storia, quella del 1984 persa contro il Liverpool all’Olimpico ai rigori.
Durante i suoi 11 anni e otto mesi di presidenza, la Roma ha ottenuto risultati significativi, tra cui la conquista di un campionato italiano (1982/1983), oltre a tre secondi posti nelle stagioni 1980/1981, 1983/1984 e 1985/1986. Inoltre, il club ha vinto cinque Coppe Italia (nelle stagioni 1979/1980, 1980/1981, 1983/1984, 1985/1986 e 1990/1991), ha raggiunto una finale di Coppa dei Campioni e una di Coppa UEFA, e ha conseguito due titoli di campione primavera e due trofei di Viareggio.
Dino Viola e Franco Sensi sono due dei presidenti più vincenti nella storia della AS Roma, entrambi hanno guidato il club con passione e determinazione, portandolo al vertice del calcio italiano. La Roma è stata sempre difesa, amata e condotta con orgoglio nell’élite del calcio mondiale.
I forti non piangono mai
Viola ha incarnato l’ideale che la maglia della Roma è più di un semplice indumento da gioco; è il simbolo che rappresenta la città e il legame con i tifosi. Ha sottolineato l’importanza di onorare la maglia, sottolineando che non importa quanto talentuoso possa essere un giocatore, il vero valore risiede nel sudore e nell’impegno che si mette in campo per difendere i colori della squadra. La maglia è la bandiera della Roma, e per Viola, questo significava molto di più che semplicemente indossarla durante una partita.
“La bandiera è la maglia della Roma, è il simbolo, è l’unica cosa da onorare perché rappresenta la città. Un giocatore non dev’essere divinizzato, di chiunque si tratti, quella che tiene il sudore è la maglia”
Le parole di Dino Viola alla Curva Sud al termine della gara di Coppa delle Coppe del 20 marzo 1985 contro il Bayern Monaco furono un tributo appassionato alla fedeltà e al sostegno dei tifosi romanisti.
Un momento toccante in cui Viola ha espresso gratitudine e riconoscimento per il continuo sostegno della tifoseria, nonostante la sconfitta della squadra in quella particolare partita.