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Dubai è una delle città più suggestive e affascinanti del mondo. Situata negli Emirati Arabi Uniti e capitale dell’emirato omonimo, Dubai è riuscita piano piano a farsi spazio in mezzo alle storiche mete turistiche mondiali, pur possedendo caratteristiche molto differenti, portando avanti la propria essenza. La città, infatti, è il simbolo di un paese che è alla costante ricerca dell’unione di culture e idee diverse, un aspetto che lo ha consolidato come uno dei leader per quanto riguarda l’innovazione e la conoscenza nel mondo attuale. Anticamente Dubai era conosciuta con il nome di “Al Wasl”, che in italiano significa “connessione”, per il suo posizionamento geografico che le ha sempre permesse di essere un punto di collegamento tra le varie regioni dello stato. Il principio della connessione, poi, è diventato un vero e proprio slogan della città e ha ampliato il suo significato a tutte le culture e non solo a quella araba.
Dubai, difatti, è diventata una delle mete turistiche, ma anche soprattutto lavorative, più amate; l’accoglienza e l’apertura verso gli altri paesi si dimostra anche nel fatto che tutte le grandi città del mondo sono collegate ad essa con un volo diretto, segno del grande impegno attuato nel turismo. Insomma, si può dire che Dubai abbia la capacità di connettere da un punto di vista spaziale, ma l’aspetto più interessante è il fatto che inglobi dentro di sé una connessione anche temporale. Passeggiando per la città, infatti, si può notare l’accostamento di elementi simbolo delle antiche culture arabe a grattacieli e strutture moderne, in un equilibrio perfetto che simboleggia come il processo di innovazione non debba rappresentare un percorso di distacco dalla tradizione, ma, anzi, la debba sempre portare con sé. L’Al Wasl Plaza è stata costruita proprio per rappresentare e mostrare al mondo i valori cardine di questa cultura ed è il cuore pulsante dell’Expo 2020, la cornice dei Globe Soccer Awards 2021. Nella spettacolare piazza, in particolare, si terrà l’International Sports Conference, in collaborazione con il Dubai Sports Council, che precederà la cerimonia di premiazione ed accoglierà le stelle del calcio internazionale, connettendo ancora una volta mondi e culture differenti.
L’Al Wasl Plaza: il cuore di Expo 2020
Il simbolo dell’Al Wasl Plaza è l’immensa cupola, l’Al Wasl Dome, che sovrasta la piazza ed è stata costruita per l‘Expo 2020, inaugurata lo scorso 1 ottobre e che terminerà il 31 marzo del 2022. Questa, tra l’altro, è la prima esposizione universale nel mondo arabo e il primo grande evento internazionale dopo la pandemia dovuta al Covid. Il suo tema consiste nel “collegare menti e creare il futuro” e la cupola è stata costruita proprio per accogliere e connettere le diverse culture. La piazza, in ogni caso, è proprio fulcro centrale dell’esposizione e da essa si diramano le tre aree tematiche che sono Mobilità, Sostenibilità e Opportunità, all’interno delle quali sono situati i padiglioni delle 192 nazioni partecipanti. Expo 2020, quindi, tramite la Al Wasl Plaza, incarna alla perfezione l’essenza di Dubai e, in generale, di tutti gli Emirati. Si può dire, quindi, che la piazza è simbolo proprio della connessione che recita il suo nome. In questa esposizione universale, peraltro, anche il mondo del calcio ha occupato un piccolo spazio, visto che nel video di presentazione dell’evento, a tre mesi dall’inaugurazione, è apparso Lionel Messi, che figurava proprio nella Al Wasl Plaza.
L’Al Wasl Dome: la cupola magica
L’Al Wasl Dome, come detto in precedenza, ricopre l’Al Wasl Plaza e, sebbene sia stata commissionata per l’Expo 2020, resterà anche al termine dell’evento, aggiungendosi ai tanti elementi architettonici spettacolari e innovativi presenti a Dubai. La particolarità di questa immensa cupola è il fatto che si tratta della più grande a livello mondiale a permettere la realizzazione di suggestive proiezioni a 360°. Questo aspetto, quindi, rafforza ancora di più i processi di connessione tra le varie culture, che avvengono nella piazza durante l’esposizione universale, facendo forza ancora una volta sull’innovazione, sempre ben accolta dalla città. Gli schermi sono di colore sabbia, contano di oltre 200 proiettori e possono essere creati anche particolari effetti sonori. L’atmosfera che si viene a creare al di sotto di questa splendida costruzione stimola sia la mente sia il cuore delle persone e per questo adempie alla perfezione al suo compito di trasmettere lo spirito di accoglienza del paese.
Una cupola Made in Italy
L’Al Wasl Dome è stata progettata da due architetti americani: Gordon Gill e Adrian Smith, il quale ha progettato, tra l’altro, anche la Burj Khalifa, la torre più alta al mondo che spicca su Dubai. La realizzazione vera e propria della cupola, però, parla italiano, visto che è stata la ditta friulana Cimolai, in collaborazione con Rimond, azienda milanese, ad averla costruita. Il processo che ha portato alla creazione di questo immenso progetto architettonico è stato lungo e minuzioso. Ci sono voluti all’incirca due anni e 300 operai al lavoro sia di giorno che di notte, infatti, per realizzarlo ed è comprensibile se si pensa che il suo diametro è di 130 metri, la sua altezza nel punto centrale è pari a 67 metri e il suo peso è di ben 350 tonnellate. Numeri da capogiro, a cui si sommano le 2742 lampade a LED, che servono per l’illuminazione.
Proprio la magnifica atmosfera dell’Al Wasl Plaza, quindi, anticiperà la cerimonia di premiazione dei Globe Soccer Awards 2021 e all’interno di essa avrà luogo, come detto in precedenza, l’International Sports Conference. Non ci sarebbe location più adatta per immergere il mondo del calcio mondiale nei valori degli Emirati Arabi Uniti e di Dubai, condividendo un momento di vera e propria connessione, prima di assegnare dei premi che per forza vedranno vincitori e sconfitti. Qualcuno a fine serata dovrà dunque primeggiare, ma nell’Al Wasl Plaza, invece, tutti avranno modo di arricchire gli altri e di arricchirsi.
