🔴 Il Bari è a rischio retrocessione, Iachini in allarme: i numeri della crisi

Non è certamente un momento facile quello vissuto dal Bari, sempre più a rischio retrocessione, ad un anno da una stagione che prometteva la Serie A. Sono tanti i problemi registrati dai Galletti, a partire dall'attacco, fino al centrocampo per giungere alla difesa. Ma quali potrebbero essere le prossime mosse di Iachini? Molto potrebbe dipendere dai prossimi due impegni, decisivi per il futuro

Federica Concas
8 Minuti di lettura
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Lo scorso anno, di questi tempi, il Bari rappresentava un vero e proprio valore aggiunto alla Serie B. Una squadra giovane con a capo un allenatore capace non solo di mettere a referto numeri importanti. Ma soprattutto artefice nel raccontare il bel calcio anche nella dimensione del campionato cadetto. Oggi tutto è cambiato e dalle stelle alle stalle i Galletti stanno addirittura lottando per non retrocedere.

Una circostanza inimmaginabile, figlia di una crisi molto contestata dalla piazza con al centro la figura della società. Una panoramica oggettiva che racconta di un Bari sempre più in caduta libera, come una vera e propria meteora. Difficile capire le ragioni di una simile involuzione, a partire dall’inizio complesso della stagione fino ad arrivare al cambio panchina e al match contro la Feralpisalò. Vero e proprio spartiacque tale da rappresentare il momento caratterizzante della stagione.

Un appuntamento in cui il Bari sembrava avesse finalmente risollevato la china grazie all’avvento di Giuseppe Iachini, lo specialista assoluto delle promozioni dalla B alla A. Erano infatti bastati appena 180 minuti per scacciare la paura e ricominciare a guardare in alto. Peccato che poi i Galletti abbiano iniziato nuovamente il lento declino verso le posizioni basse della classifica.

Graduatoria che fa male alla piazza quanto alla società, protagonista delle feroci critiche dei tifosi. Ed è proprio da qui che nasce il rimpianto più grande. Ad un anno d distanza il Bari non è più la novità positiva del campionato di Serie B, ma la sorpresa in negativo di una squadra che ha cambiato in toto le proprie prospettive. Ma di chi è la colpa? I numeri della crisi parlano chiaro.

🔴 Il Bari è a rischio retrocessione, Iachini in allarme: i numeri della crisi

Bari, numeri da C

Non è semplice individuare un capro espiatorio, specialmente in una stagione come questa. Il Bari sta vivendo un momento assai complicato ed inatteso, giunto per di più dopo una stagione da incorniciare, nonostante la delusione per la mancata promozione. Una circostanza che sta registrando addirittura numeri da retrocessione con il Lecco, fanalino di coda, che è riuscita a raccogliere più punti rispetto ai due messi a referto in 8 giornate dagli uomini di Iachini.

Il Bari attualmente si trova in alto mare, con numeri da C, retrocessione: i Galletti sono penultimi per numero di vittorie, per rendimento esterno, solo 13 punti in 17 partite, per reti realizzate, appena 31. Un frangente oscuro che ricorda tanto la stagione 2010-11, ovvero la discesa dalla Serie A al campionato cadetto. In quell’anno, scandito anche dagli echi del calcio scommesse, la serie horror segnò un punto in otto gare, dalla sesta alla tredicesima

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Un dramma tuttavia che sembra ripresentarsi proprio nelle stagione attuale. Annata in cui capitan Di Cesare e compagni sono terzultimi a quota 37, davanti solo alla Feralpisalò e a pari merito con Ternana e Ascoli, a quota 35. Numeri da retrocessione che sarebbe tradotti in questo modo: se il campionato finisse al 35° turno, i biancorossi disputerebbero i playout alla ricerca della redenzione. Con l’affare salvezza che diventerebbe assai complesso.

Un calcolo che sta facendo tremare la piazza in virtù anche della nostalgia che sta accompagnando la stagione complessa affrontata dal Bari. E non risulta affatto semplice individuare in particolare un capro espiatorio per giustificare l’agonia di una stagione così in declino. Le variabili sono tante, circostanza che per l’appunto caratterizzano i numeri horror citati in precedenza. Un quesito su cui a fine annata la società, nella speranza di non salutare il campionato cadetto, dovrà per l’appunto lavorare senza tregua.

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Bari, il punto debole

Come sottolineato sono diverse le circostanze negative che stanno caratterizzando la stagione del Bari. In particolare, tuttavia, c’è una caratteristica che sta fortemente incidendo sul campionato. Ovvero la scarsa attitudine registrata dall’attacco a mettere la palla in rete. Constatato che i Galletti detengono anche il triste record relativo alla difesa, quel che tuttavia stupisce sono viceversa le difficoltà segnalate per l’appunto in una zona del campo che solo lo scorso anno aveva certamente dato grosse soddisfazioni.

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Cosa è accaduto? A quota 35, i biancorossi sono terzultimi in virtù delle poche realizzazioni messe a registro. Basti pensare che il Feralpisalò, a 4 lunghezze in classifica e penultima, ha fatto meglio del Bari collezionando ben 47 reti. Un punto debole che racconta tutte le difficoltà vissute dagli attaccanti guidati da Iachini. Anche se, sarebbe inutile concentrarsi sui nomi, fare una caccia all’uomo o ad un eventuale capro espiatorio. Si rischierebbe di non arrivare al nocciolo del problema.

Un quesito che la piazza avrebbe imputato direttamente alla società. E alle scelte intraprese sul mercato, una variabile che non può certamente passare in secondo piano. Infatti, è bene sottolineare come certe scelte non accompagnate da altrettante alternative siano pesate non poco sul futuro della stagione. Il Bari indipendentemente dall’attacco ha grossi problemi in difesa, gli stessi registrati anche al centrocampo. Un po’ troppo per un club che come ambizione di inizio stagione registrava il ritorno in serie A.

Giuseppe Iachini, tecnico del Bari*
Giuseppe Iachini, tecnico del Bari*

Bari, i prossimi impegni

Tra numeri da retrocessione e dati allarmanti è bene non piangere sul bagnato e studiare come i prossimi impegni del Bari che potrebbero rivelarsi decisivi. Innanzitutto, bisogna partire dal presupposto che i Galletti devono giocare per vincere. Senza margine di errore. Il prossimo impegno è immediato, domenica 5 maggio contro il Cittadella. La squadra di Iachini poi concluderà il percorso venerdì 10 maggio contro il Brescia.

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Come anticipato, due successi permetterebbero al Bari di restare aggrappato alla zone playout, buttando un occhio anche sulle diretti concorrenti. L’ultimo punto conquistato con il Parma ha risollevato un umore che rischiava di far affondare la flotta senza nemmeno la possibilità di una ripresa. E se la speranza è l’ultima a morire, la formazione guidata da Iachini dovrà essere abile nel sbrogliare la matassa e rimettersi in pista togliendo il coniglio dal cilindro.

Un presupposto complesso per un Bari così in difficoltà ma che non per questo deve dare per assodato l’impossibilità di giocarsela fino alla fine. La speranza dei tifosi è infatti quella che la brutta crisi possa comunque riportare ad un periodo di rinnovamento futuro. Con una salvezza che consentirebbe di riprendere in mano le redini dell’entusiasmo. Quest’ultimo che seppur sopito dalle delusioni stagionali necessita anche di un solo gesto di ripresa.

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