Kean in Viola, Palladino gode: riscatto personale per lanciare la Fiorentina

Moise Kean è ad un passo dal vestire la maglia viola, con Palladino pronto a metterlo al centro del suo attacco: l'ormai ex Juventus cerca il riscatto personale dopo anni complicati, per trascinare la Fiorentina verso nuovi successi

A cura di Lorenzo Zucchiatti
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Se ne parlato fino allo sfinimento del problema punte in casa Fiorentina. Tanti soldi spesi l’estate scorsa, ma qual è stato il risultato? 13 milioni per Beltran, che alla fine si è rivelato più un rifinitore sulla trequarti che un bomber; altrettanti per Nzola, disastroso per tutta la stagione nonostante ritrovasse un Italiano che lo aveva lanciato a La Spezia; a gennaio un Belotti in prestito che non ha risolto la questione.

Un calvario che si è trascinato per tutta l’annata, e che ha drammaticamente scoccato l’ultima beffa nella finale di Conference League contro l’Olympiakos, con tutte le bocche di fuoco dei gigliati incapace di trovare la via della rete. A Palladino il compito di sistemare tale chimera, con l’ex Monza che ha ora il suo nuovo pupillo su cui lavorare.

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Kean in Viola, Palladino gode: riscatto personale per lanciare la Fiorentina

Manca solo l’ufficialità di Moise Kean in maglia viola, un affare lampo che sta per regalare a Firenze colui che dovrà portare i gol mancanti, tanto per migliorare in campionato, ed agganciare le prime della classe, quanto per vincere in Conference League. Il classe 2000 lascia la Juventus, con l’obbiettivo del riscatto personale per lanciare la Fiorentina verso nuovi successi.

Dall’esplosione al dimenticatoio: chance d’oro per Kean

Un investimento importante da parte di Commisso per il giovane italiano: 13 milioni di parte fissa più 5 di bonus, di cui 2 facilmente raggiungibili e 3 più difficili. Al giocatore un quinquennale da 2,2 milioni a stagione, a far capire quanto il club creda in lui. Certo, fa specie pensare che la Fiorentina cerchi i gol da un giocatore che ne ha fatti 0 nelle 20 presenze stagionali, ma non bisogna fermarsi all’ultimo anno.

Kean in Viola, Palladino gode: riscatto personale per lanciare la Fiorentina

Cresciuto nel settore giovanile proprio della Juventus, Kean detiene due record significativi: il primo classe 2000 ad aver segnato in Serie A e l’italiano più giovane ad aver mai segnato in Champions League. Il prestito al Verona ne ha segnato l’esplosione, e di quell’anno rimanere negli occhi una prestazione sontuosa condita con una doppietta. Dove? Al Franchi contro la Fiorentina.

Meno fortunata la parentesi all’Everton, buona quella al PSG, dove anche i numeri sotto porta sono saliti grazie all’assistenza di certi elementi del calibro di Mbappé, Neymar e Di Maria. Il ritorno alla Juventus non ha portato molte gioie per lui, fino a cadere nel dimenticatoio quest’anno, con una prima parte dove Allegri lo ha utilizzato ed una seconda da desaparecido. Dopo aver sfiorato l’Atletico Madrid a gennaio, ora per lui c’è la Viola.

Kean, istruzioni per l’uso: dove nel 3-4-2-1 di Palladino?

Dall’esperienza in viola passeranno anche le speranze di Kean di riconquistarsi la Nazionale italiana, persa malamente dopo una stagione opaca. In un’Italia che da anni non brilla in quanto a punte centrale, la speranza è lecita, ma serve un cambio di passo. La domanda più pressante ora è dove e come verrà utilizzato da Palladino nel suo 3-4-2-1, ammesso che il tecnico riproponga lo stesso modulo di Monza.

Kean in Viola, Palladino gode: riscatto personale per lanciare la Fiorentina

Logico pensare che possa agire da riferimento centrale, con gente come Beltran, Nico Gonzalez e Sottil a girargli intorno. Con lui da numero 9 la manovra offensiva risulterebbe sicuramente più movimentata, con l’ex Juventus libero di svariare per permettere gli inserimenti di trequartisti ed esterni. Un modo di attaccare piuttosto moderno, di occupazione degli spazi, che non prevede un uomo fisso in area a raccogliere cross.

Palladino ha usato spesso in questo modo Dany Mota a Monza, prima dell’arrivo di Djuric a gennaio, e probabilmente il piano è analogo. Solo il tempo ci dirà se quella sarà la sua collocazione o se il nuovo tecnico, che lo voleva già in Brianza, penserà a qualche disposizione diversa, con la Fiorentina che, con anche la corsa a Zaniolo ed un’idea per il post Arthur importante, pianifica una stagione che cancelli le delusioni degli ultimi due anni.

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