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I continui cambiamenti nello scacchiere tattico, da cui derivano poi diverse responsabilità e vari compiti in fase tanto di possesso quanto di non, non hanno deconcentrato e diminuito la quantità di palloni e di giocate effettuate da Lorenzo Pellegrini. Il capitano della Roma, fresca di vittoria in Europa League in terra scandinava, ha messo finora in cascina la discreta cifra di 7 assist e 2 gol. Mentre per quanto riguarda le reti realizzate si tratta di un piccolo downgrade rispetto a questo punto della scorsa stagione, lo stesso non può dirsi per i palloni depositati ed offerti ai piedi dei compagni, poi tramutati in rete. Nove volte all’interno di una marcatura realizzata dalla squadra di Mourinho, quindi quasi la metà dei 21 centri realizzati dai capitoli.
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Come scritto da Il Messaggero, probabile che un leggero calo sotto porta sia perlopiù dovuto ad un frequente arretramento in mediana, ma anche a qualche calcio piazzato in meno. Dopo due alieni tra i più in forma del panorama nazionale e mondiale, come Milinkovic-Savic e Nicolò Barella, il numero 7 della Roma è inoltre il centrocampista con più minuti giocati tra Europa e Serie A. Un costante punto di riferimento per Mourinho, che in tempi non sospetti dichiarò di voler tanti più possibili profili simili a Pellegrini nella propria rosa. E da quel momento nacque un rapporto che ancora oggi vive ed arde, con la squadra giallorossa che punta sempre più sulla qualità, ed i numeri, del proprio leader tecnico.
