Ayroldi come Di Bello, pugno duro di Rocchi: la decisione dopo Inter-Genoa

A cura di Lorenzo Zucchiatti Serie A
Giovanni Ayroldi
Giovanni Ayroldi @Twitter

Erano state settimane abbastanza serene le ultime da punto di vista arbitrale, puntualmente dimenticate con un weekend da brividi. Da Lazio-Milan a Torino-Fiorentina fino al monday night con Inter-Genoa, gli errori dei direttori di gara non sono mancati. Proprio in quest’ultimo match Giovanni Ayroldi ha addirittura avuto l’ardire di andare contro il VAR che lo aveva richiamato sul rigore concesso ai nerazzurri per l’intervento di Frendrup su Barella.

Le immagini che mostravano il genoano colpire prima il pallone del giocatore non sono bastate a convincere il 32enne di Molfetta a cambiare decisione; penalty confermato ed ennesime polemiche, posto che, alla resa dei conti, tale episodio è stato decisivo per permettere all’Inter di avere la meglio sul Genoa per 2-1. Un fatto che costerà caro ad Ayroldi, posto che il suo destino sembra equiparabile a quello che attende i suoi colleghi Di Bello e Marchetti, autori degli errori nella altre due gare citate. Rocchi deciso ad usare il pugno di ferro.

Pausa di riflessione per Ayroldi: 3° stop dopo il weekend

Se per Di Bello si è parlato di uno stop di addirittura un mese, ma paradossalmente sarà 4° uomo proprio oggi in Champions League nella partita tra Real Madrid e Lipsia, anche per Ayroldi è in programma una “pausa di riflessione” più o meno lunga, reo non solo di aver sbagliato a vedere sul rigore, ma addirittura di essere rimasto impassibile sulle sue erronee convinzioni, confermando lo stesso, dopo la chiamata del VAR. Trattasi della 3° stop imposto da Rocchi dopo questo weekend; un turno decisamente da dimenticare per la classe arbitrale.

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