Conference League, verso Leicester-Roma: la maledizione delle semifinali

Tutto pronto per Leicester-Roma, andata della semifinale di Conference League, dove i giallorossi cercheranno di sfatare la loro maledizione

A cura di Lorenzo Gulino Leicester CityRoma

La Roma ha raggiunto le semifinali di Conference League, dopo aver battuto il Bodo/Glimt, dove affronterà il Leicester City, diventando la prima squadra a giocare le semifinali di tutte e tre le competizioni europee. Per i giallorossi quella delle semifinali è una vera e propria maledizione. Infatti, basterebbe tornare indietro alla sfida contro il Liverpool nella stagione 2017-2018 in Champions League e a quella contro il Manchester United nella stagione 2020-2021 in Europa League.

La beffa di Liverpool

Corre la stagione 2017-2018, la Roma allenata da Eusebio Di Francesco vede tra le sue fila giocatori del calibro di Alisson, De Rossi, Nainggolan e Dzeko. La squadra della capitale è riuscita a passare il turno grazie alla rimonta all’Olimpico per 3-0 sul Barcellona di Messi, raggiungendo così la semifinale di Champions League contro il Liverpool di Klopp.

Manolas, Roma-Barcellona 2018
Manolas, Roma-Barcellona 2018

Ad Anfield i giallorossi vengono travolti per 5-2, con la doppietta dell’ex Salah che in campo dà il meglio di sé. Nonostante il risultato disastroso però, dopo il miracolo contro i blaugrana, tutti credono in un’altra rimonta. Il Liverpool passa subito in vantaggio allo stadio Olimpico con Manè, ma la Roma pareggia al 15′ con l’autogol di Milner. Wijnaldum frena i sogni dei giallorossi segnando l’1-2 , infatti non serviranno a nulla, nel secondo tempo, il pareggio di Dzeko e la doppietta di Nainggolan. Impossibile dimenticare la beffa subita dai giallorossi nel match dell’Olimpico. Infatti, ci sono stati evidenti errori dell’arbitro Skomina e dei suoi due assistenti, che non hanno concesso due rigori netti ai padroni di casa.

Il primo episodio si verifica al 49′ sull’1-2, dove Dzeko supera Karius che lo stende in area di rigore. Il secondo invece arriva al 63′ sul risultato di 2-2; El Sharaawy calcia a botta sicura verso la porta e Alexander Arnold para letteralmente il pallone diretto in rete. I giallorossi da quella semifinale sono usciti a testa alta, ma con grandi rimpianti, per le tante occasioni sprecate, le tante disattenzioni in fase difensiva e per le evidenti mancanze arbitrali. La finale, che si è svolta a Kiev, tra Real Madrid e Liverpool è stata vinta dai Blancos complici i disastri del portiere dei The Reds, Karius.

La batosta di Manchester

Edin Džeko, attaccante della Roma @Image Sport
Edin Džeko, attaccante della Roma @Image Sport

La Roma, allenata da Fonseca nella stagione 2020-2021, arriva in semifinale di Europa League dopo una rocambolesca vittoria contro l’Ajax. Gli avversari dei giallorossi sono i Red Devils di Solskjær. La squadra della capitale all’Old Trafford viene schiacciata per 6-2 complici anche gli infortuni di Veretout, Pau Lopez e Spinazzola. Una Roma a due facce quella di Manchester, che nel primo tempo esprime un buon calcio mettendo in difficoltà i Red Devils, ma che nel secondo tempo crolla commettendo un’ingenuità dopo l’altra. I tifosi giallorossi in quella sera rivedono i fantasmi dell’indimenticabile 7-1 verificatosi nell’edizione 2006-2007 della Champions League, quando il capitano della Roma era Francesco Totti.

La gara di ritorno all’Olimpico è tutt’altra partita, i giallorossi sembrano essere spensierati, visto anche l’ormai irrecuperabile risultato. La Roma si rende spesso pericolosa, ma è Cavani a sbloccare il match. Nel secondo tempo la squadra allenata da Fonseca prende in mano le redini del match ribaltando il risultato con Dzeko, che corregge in porta una palla diretta in area, e Bryan Cristante con un destro dal limite. Il Manchester United pareggia grazie ad un cioccolatino che Bruno Fernandes serve al Matador che infila il pallone alle spalle di Mirante. La Roma con il neo entrato Zalewski chiude il match per 3-2, ma comunque rimane una vittoria amara vista la brutta batosta dell’andata. I Red Devils dopo essersi imposti sulla Roma, hanno perso ai calci di rigore per 11-10 contro gli spagnoli del Villarreal.

Mourinho sfaterà il tabù inglese?

Dopo esattamente un anno la Roma torna ad affrontare una semifinale di coppa europea e dovrà farlo contro il Leicester City giovedì 28 aprile alle 21:00, in una sfida tutt’altro che semplice. La squadra inglese non sta attraversando un momento facile, vista la decima posizione in classifica, a differenza dei giallorossi che grazie ai tanti risultati utili consecutivi sembra aver trovato una buona continuità.

L’aspetto mentale sarà fondamentale soprattutto per la Roma che dovrà cercare di non staccare mai la spina. Le Foxes dalla loro parte hanno sicuramente un maggior ritmo partita, tipico delle squadre inglesi, che in questi match e a questo punto della stagione può diventare determinante. D’altro canto, però, bisogna sottolineare la solidità difensiva che la Roma ha trovato nell’ultimo periodo. Infatti, sono 40 le reti subite dai giallorossi con una media 1,18 a partita. Per quanto riguarda la zona offensiva, invece, la squadra di Mourinho fa un po’ più fatica, infatti sono 55 le reti segnate con una media di 1,68 a partita. Il Leicester City invece ha una media di 1,47 goal fatti a partita per un totale di 47 reti messe a segno, mentre conta 51 goal subiti con una media di 1,59 a partita.

Jamie Vardy, attaccante del Leicester City
Jamie Vardy, attaccante del Leicester City

Altro fattore da tenere in considerazione sono i rientri. Il Leicester per la sfida di giovedì recupera Vardy, pedina importante, che torna a guidare l’attacco delle Foxes, mentre Mourinho ritrova Zaniolo e Cristante. La squadra inglese dovrebbe scendere in campo con il 4-3-3: tra i pali Schmeichel, difesa composta da Ricardo Pereira, Fofana, Jonny Evans e Castagne, a centrocampo Maddison, Tielemans e Dewsbury-Hall e i tre d’attacco Barnes, Vardy e Albrighton. I giallorossi rispondono con il solito 3-5-2 dello Special One: in porta Rui Patricio, in difesa Mancini, Smalling e Ibanez, a centrocampo Karsdorp, Mkhitarayan, Cristante, Pellegrini e Zalewski, mentre in attacco dovrebbe esserci Zaniolo in coppia con Abraham. Adesso sta all’allenatore portoghese e alla sua Roma sfatare il tabù inglese delle semifinali. Un vera e propria maledizione per i giallorossi che dopo esser usciti contro Liverpool e Manchester United sperano in un risultato migliore che possa portarli a cantare l’inno della propria squadra in finale di Conference League e riportare un trofeo che in un piazza come quella di Roma manca da troppo tempo.

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