De Laurentiis lapidario: “Il calcio è malato”

A cura di Lorenzo Zucchiatti NapoliSerie A
De Laurentiis, presidente del Napoli
De Laurentiis, presidente del Napoli @Twitter

Che le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis non siano mai banali, qualsiasi sia l’argomento preso in considerazione, non lo scopriamo di certo adesso, ed anche nell’ultima occasione il patron dei campioni d’Italia non si è smentito. Incalzato dal giornalista James Fontanella-Khan sull’evoluzione del calcio di oggi, al Business of Football Summit promosso a Londra dal Financial Times, il suo pensiero a riguardo è partito con una frase piuttosto eloquente, poi spiegata con la sua solita impeccabile dialettica: “Il calcio è malato”.

Spiega De Laurentiis: “Squadre indebitate e campionati non produttivi”

Un lapidario De Laurentiis non le manda a dire, e spiega il suo punto di vista su questo tema delicato: Perché il calcio è malato? Perché l’economia del calcio è malata. Non è possibile competere dal punto di vista finanziario. I questo modo i campionati non sono produttivi. Ogni volta che, ad esempio, la UEFA dice ‘Okay, ora in Champions League stanziamo 2,4 miliardi di euro, In Europa League più di 500 milioni e in Conference League più di 238 milioni’, io lo capisco, va bene. Ma se tutte le squadre sono indebitate vuol dire che tale somma di denaro non è sufficiente. Quindi questo è un calcio non sostenibile. In più giochiamo tante partite quindi è come se buttassi tutto all’aria. Finisci per non attrarre più il pubblico”.

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