Inter, Oaktree e il limbo societario: Marotta e Ausilio in standby

L'Inter si muove in vista della prossima stagione, dove dovranno difendere il titolo di campioni d'Italia, ma prima va risolto il nodo relativo ai nuovi assetti societari targati Oaktree

A cura di Marco Gioviale InterSerie A

In casa Inter c’è trepidante attesa per far partire il nuovo ciclo targato Oaktree, il fondo americano che ha rilevato il club nerazzurro dopo l’inottemperanza da parte di Suning al rimborso del debito. Dalle parti di via della Liberazione si vuol rendere pratico tutto quello che i due direttori sportivi, Beppe Marotta e Piero Ausilio, hanno programmato nelle ultime settimane, ma l’impressione è i tifosi interisti dovranno aspettare un altro po’ prima di vedere la nuova proprietà all’azione. A farlo notare è l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, la quale evidenzia come, passaggi di proprietà di questo tipo, necessitino gioco forza di alcuni termini di legge da dover rispettare.

Proprio per questo, l’intera gestione del club meneghino sarà circoscritta all’ordinaria amministrazione, o almeno finché non si insedierà il nuovo CdA presieduto dagli uomini di Oaktree. Si stima che tale incontro possa avvenire nei 15 giorni successivi all’invio delle PEC ai rispettivi azionisti, ma intanto, l’Inter si troverà in un vero e proprio limbo societario. Da una parte anche i discorsi relativi al rinnovo di giocatori come Lautaro, che sembrerebbero essere sempre più in salita. Dall’altra c’è una tifoseria che ha finito qualche giorno fa di festeggiare uno scudetto e, nel giro di poche ore, ha visto rivoluzionarsi completamente il proprio assetto societario.

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