Juventus-Milan, è staffetta: Pioli e il vantaggio su Allegri

Nicola Liberti
5 Minuti di lettura

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KO interno inflitto dall’Udinese che certifica sensazione nell’aria da due match: è crisi Juventus. Infortuni, squalificati, consuete difficoltà di gioco ed un trend preoccupante con le ultime della classe le carte sul banco degli imputati al quale siede oggi Massimiliano Allegri. Stefano Pioli è il contraltare dei sogni di una Milano che rinasce e vuole prendersi la Serie A, oltre che tuonare su Vinovo. Smarrite ormai rotta e scia dell’Inter, ai bianconeri non resta che ritentare con la controparte meneghina rossonera, quella di un Milan in formato Scudetto, ma in posizione Champions.

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Un solo punto divide le contendenti, oggi principali candidate allo Scudetto B. Restano infatti le sole briciole sul cammino dell’Inter, prima forza del campionato per netto distacco, quali la contesa dal secondo posto in giù. Il vantaggio risicato della Juventus è tuttavia solo apparente, non certifica reali forze in campo e momenti delle due formazioni, ad oggi. Il Milan e Pioli sono a tiro di break, sorpasso atteso alla prima occasione utile.

Fikayo Tomori, Milan
Fikayo Tomori, Milan @livephotosport

Milan, è già vantaggio sulla Juventus

La lunga sequela di infortuni che hanno costellato l’ennesima stagione tribolata, muscolarmente parlando, è ormai alle spalle. Il Milan si prepara ad accogliere marzo, e con esso i rientri di Malick Thiaw, Fikayo Tomori e Pierre Kalulu, a dar maggior vigore e sicurezza ad un reparto che ne lamenta la mancanza da tempo: la difesa più perforata tra le squadre di vertice.

Una squadra che nelle ultime uscite ritrova compattezza d’animo, coesione tattica ed unità d’intenti posta anche sul campo: il Milan oggi è in netta crescita rispetto all’apertura di stagione, imprime una marcia da ritmo Scudetto e si rilancia verso un finale di stagione in piena fiducia.

Gli opposti si attraggono al secondo posto della classifica di Serie A: la Juventus entra in queste ore nel proprio periodo nero di stagione. Infortuni e squalificati fioccano alla corte di Massimiliano Allegri, in emergenza d’idee e soluzioni oltre che di uomini. I bianconeri perdono certezze, partite e punti, quanto resta è una piena fase di flessione tecnica, così della rosa e così dei principali singoli.

Le complessità sul cammino verso l’uscita dal buio si raddensano in casa Juventus e, con lo Scudetto che ha ormai imboccato l’uscita Milano nell’autostrada stagionale, attenzione al possibile contraccolpo psicologico in agguato su un gruppo giovane. Che se ne dica, in primis Massimiliano Allegri, l’obiettivo dei protagonisti è sempre stato quello del titolo, con la Champions League che, per quanto fondamentale per la società, non riempie occhi che si specchiano in un palmares ancora scarno.

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Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus
Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus @livephotosport

Europa (League) roulette: Milan, Juventus e un appiglio continentale

Se il deciso slancio del Milan lo vuole avanti alla Juventus in proiezione, è pur vero che sul futuro dei rossoneri pende l’incognita dell’Europa League. Il Rennes attende già a San Siro in settimana, e tornare a fare il bis nel numero delle competizioni stagionali è in realtà bollente arma a doppio taglio.

Vincere aiuta a vincere, farlo in dimensione continentale può galvanizzare ed innescare un meccanismo virtuoso in seno al Milan. Il doppio impegno, sul versante luminoso della montagna del fine stagione, può infatti regalare un percorso europeo di livello, lo stesso che finirebbe per accendere gli animi tecnici e liberare nuovi brandelli di talento, propri della rosa, spesso tralasciati in numerose uscite

Non solo, conciliare due competizioni ad alti livelli non consentirebbe a Stefano Pioli il totale affidamento sui soliti 11 uomini, o poco più. Turnover, rincalzi e ventate d’aria nuova nelle formazioni fungerebbero da importante vetrina per le seconde linee, chiamate a brillare nell’immediato nei minuti a disposizione, per scalare le gerarchie. Milan, punta con forza sull’Europa League, nutriti di virtuosismi di matrice continentale.

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La Juventus di contro resta appesa al secondo posto ed alla finestra dell’Europa, tassello mancante in stagione, in attesa del Milan. Il fallimento per Pioli, oltre a richiamare a sé le lunghe ombre, oggi diradate all’apparenza, di una panchina in bilico, coinciderebbe con il rischio di concedere nuova linfa ad Allegri, nonché il fianco ai rivali del momento, oggi in ginocchio.

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