La Corte d’Appello di Milano si è pronunciata accogliendo il ricorso della CCBA e, di conseguenza, riconoscendo la causa sui 320 milioni di euro non pagati da Zhang. La notizia riportata su Calcio e Finanza, mette dunque fine al capitolo che vedeva coinvolto l’attuale presidente dell’Inter, sempre più nei guai.
Una vicenda che seppur non coinvolge direttamente in club nerazzurro, potrebbe tuttavia ripercuotersi in quel che sarà il futuro dell’Inter. La causa, avviata alla Corte d’Appello di Milano nell’aprile del 2023, verteva sul credito di Zhang nei confronti della CCBA.
Nello specifico, la Corte d’Appello milanese ha deciso per il riconoscimento della sentenza di Hong Kong, ritenendo sussistenti i requisiti per il riconoscimento della stessa pubblicata in Prima Istanza. Dando di conseguenza torto agli avvocati del presidente nerazzurro Zhang. Difesa che avevano evidenziato “macroscopiche anomalie” nella sentenza straniera.
Zhang perde il ricorso: cosa accade?
La questione che ha coinvolto Zhang non avrà comunque ripercussioni dirette in ottica finanziaria sull’Inter. La sentenza permetterà tuttavia alla banca di provare a mettere le mani su eventuali beni del presidente nerazzurro in Italia. Anche se i tempi di definizione dell’azione potrebbero, come di consuetudine, essere molto lunghi.
Nel frattempo, i grattacapi per Zhang non sarebbero terminati qui. Infatti, secondo quanto riportato da La Repubblica, la CCBA avrebbe avviato un altro processo collegato al presidente nerazzurro presso il Tribunale di Milano. La sentenza è fissata per il prossimo 10 aprile, con il presidente nerazzurro che rischia nuove stangate finanziare e non solo.