Roma, il ritorno di Zaniolo: un gol per dare un calcio al passato

Lorenzo Bosca
4 Minuti di lettura
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Nel segno di Nicolò

Eh già, cantava Vasco Rossi, sembrava la fine del mondo, ma sono ancora qua“. Queste sono le parole del cantante emiliano scelte da Nicolò Zaniolo sul proprio profilo instagram per incorniciare le emozioni vissute ieri sera con la maglia della Roma. 400 giorni e due delicatissime operazioni al ginocchio dopo infatti, al 20° minuto della ripresa il classe ‘99 è tornato a segnare nello Stadio Olimpico, il suo stadio, che nel gennaio 2020 l’aveva visto (in occasione della sfida contro la Juventus) rimediare la rottura del legamento crociato anteriore. Infortunio speculare, ma sulla gamba opposta, a quello subito nel settembre dello stesso anno in nazionale contro l’Olanda.


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È rimasto a terra il centrocampista, ai piedi della Sud, prima di liberare le lacrime alzando un dito al cielo. Una rete che più gol pare una liberazione dopo quello che lo stesso Zaniolo non ha esitato a definire il periodo più buio della mia vita: “Sono felicissimo, è un nuovo inizio – ha dichiarato poi al termine dell’incontro il numero 22 -. Ci tenevo a giocare perché mi sono già riposato troppo in questi ultimi mesi, voglio stare in campo ogni volta che posso. Ho pensato a tante cose, a tutto il percorso che ho fatto, ai momenti in cui ero in tribuna a guardare i miei compagni, mi sono passate tante cose in testa. Sono felicissimo e stasera penso davvero sia un nuovo inizio. Ringrazio”, ha poi concluso il giallorosso, “chi mi è stato vicino nei giorni più bui, dovrò ringraziare staff, mister, società, tifosi”. 

Nicolò Zaniolo, trequartista della Roma
Nicolò Zaniolo, trequartista della Roma

Avanti José 

Quella costruita intorno a Zaniolo è una Roma ferrea e convincente, capace di collezionare la terza vittoria su 3 sotto la gestione firmata José Mourinho. 3 come il goal messi a segno nella sfida contro il Trabzonspor. 3 come le avversarie che i giallorossi affronteranno nel girone di Conference League, a cominciare dallo Zorya Luhansk, passando per il CSKA Sofia e concludendo con il Bodoe Glimt. Nel frattempo il tecnico portoghese si gode la vittoria, ma soprattutto una rosa in suo possesso che sembrerebbe già aver appreso le idee e i dettami di gioco dello Special One

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Quella portata dal ct ex Tottenham (fra le favorite proprio insieme ai giallorossi per la vittoria della competizione) è una nuova consapevolezza, condita da un rinnovato entusiasmo che nella capitale sembrava smarrito da tempo. «Roma, Roma, Roma» l’ha cantato anche lui l’inno insieme ai suoi calciatori e 25mila tifosi prima di “esplodere” in un vortice di felicità per i gol di Cristante ed El Shaarawy, oltre che naturalmente del precitato Zaniolo. Insomma, una partenza veramente special per il più special degli allenatori. 

 

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