Follia Weah, rosso per un pugno in Copa America: “Ho deluso il mio paese”

È durata appena 18 minuti la partita del calciatore della Juventus nella sconfitta degli Stati Uniti contro Panama: "Sono profondamente dispiaciuto ai miei compagni di squadra, agli allenatori, alla famiglia e ai nostri tifosi"

A cura di Riccardo Siciliano
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Timothy Weah è stato il protagonista in negativo della notte in Copa America. L’esterno della Juventus è stato espulso dopo appena 18 minuti nel match tra Stati Uniti e Panama nella seconda giornata della fase a gironi della competizione, che ha visto la selezione panamense vincere a sorpresa con il risultato di 2-1.

Il figlio d’arte ha rifilato un pugno alla nuca a un avversario e palla lontana. Il direttore di gara, Ivan Barton, ha estratto il cartellino giallo, poi però è stato richiamato al Var e non può che cambiare il colore del cartellino: rosso diretto e USA in inferiorità numerica per oltre un’ora di gioco.

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Le scuse di Weah

Al termine della partita, il calciatore ha pubblicato un messaggio di scuse sul proprio profilo Instagram: “Oggi ho deluso la mia squadra e il mio paese. Un momento di frustrazione ha portato ad una conseguenza irreversibile e per questo sono profondamente dispiaciuto ai miei compagni di squadra, agli allenatori, alla famiglia e ai nostri tifosi. Andando avanti, mi impegno a imparare da questa esperienza, non permettendo ad un avversario di provocarmi, e lavorare per riconquistare la fiducia e il rispetto della mia squadra e dei miei sostenitori. Qualsiasi cosa accada lotterò sempre per la mia squadra e per il mio paese fino al giorno in cui non sarò più necessario o in grado di farlo! Chiedo scusa sinceramente a tutti. Il mio amore per questa squadra va oltre il semplice calcio e sono così triste e arrabbiato con me stesso per aver fatto passare ai miei fratelli quello che hanno passato stasera”.

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