Caos Lazio, Lotito impone il ritiro: Romagnoli non ci sta

A cura di Francesca Rofrano
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Non sono bastate le dimissioni di Maurizio Sarri per rasserenare l‘ambiente di casa Lazio, scosso e provato non solo dalle sconfitte, ma anche da una frattura interna alla società. Dopo la sconfitta contro l’Udinese infatti, il presidente Claudio Lotito ha annunciato ai propri calciatori il ritiro, da svolgere sotto la guida di Martusciello; che sia visto come una sorta di punizione o come un modo per ricreare il gruppo, la decisione presa dal patron non avrebbe raccolto il consenso di tutti.

Stando a quanto riportato da Il Messaggero, nel momento della comunicazione Alessio Romagnoli avrebbe risposto con tono abbastanza furioso: “Io non ci vado. Mandami pure via. Non mi hai dato mille cose che mi avevi promesso“. Parole al veleno, dunque, che indicano un’evidente tensione all’interno del gruppo Lazio.

Romagnoli contro Lotito: il motivo

Non è difficile individuare la causa dei nervi tesi di alcuni calciatori in casa Lazio ed infatti, le parole dette da Romagnoli sono facilmente riconducibili allo stand-by sulla questione rinnovo, con il contratto in scadenza nel 2027.

Già da diverso tempo oramai il difensore ex Milan starebbe aspettando di ricevere notizie circa la decisione di legare il suo futuro quello della Lazio con un adeguamento economico, facendo affidamento sulle promesse dello stesso Lotito, pronto a garantirgli fiducia già dalla qualificazione alla Champions League del prossimo anno. Lo stesso discorso potrebbe dunque essere valido prima di tutto per Immobile, ma anche per Zaccagni e Vecino, giocatori che a questo punto nel corso dell’estate potrebbero dire addio alla formazione capitolina.

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