Champions League, il Bologna cade al Ferraris: come cambia la corsa al 6° posto

Il Bologna cade nell'ultimo impegno stagionale, ora si complica la corsa in Champions per la Roma di De Rossi: come cambia lo scenario

A cura di Marco Gioviale News
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L’avventura di Thiago Motta al Bologna si chiude con una sconfitta: la gara del Ferraris la decidono Malinovskyi e Vitinha, che portano il Genoa all’11° posto e svoltano completamente il sogno delle 6 squadre in Champions League la prossima stagione. Sicuramente molti romanisti avranno seguito con attenzione la gara tra il grifone e i felsinei, magari davanti al proprio televisore di casa o nei maxi-schermi di alcuni bar che, timidamente, si preparano alla stagione estiva allestendo enormi tavolate o dehor esterni.

Ma la di là di questo, possiamo immaginare la delusione dei tifosi giallorossi che, dopo il triplice fischio che ha sancito la disfatta degli emiliani, hanno visto sfumare quel sogno chiamato “6° posto in Champions League”. Perché il calcio a volte sa essere amaro, molto amaro, e proprio con la squadra che, probabilmente più di tutte, ha permesso all’Italia di giocarsi questo jolly grazie ai propri risultati in campo europeo. Dalla semifinale di Champions con Di Francesco, fino a quella di Europa League persa malamente contro lo United. Fino ad arrivare alla Conference vinta con Mourinho, la finale dello scorso anno persa ai rigori contro il Siviglia e l’ennesima semifinale, quella di quest’anno, targata Daniele De Rossi.

Champions League, il Bologna cade al Ferraris: come cambia la corsa al 6° posto
Champions League, il Bologna cade al Ferraris: come cambia la corsa al 6° posto 4

Tutti risultati che, sommati, non solo hanno portato la Roma al 6° posto del ranking UEFA (persino sopra l’Inter vice campione d’Europa), ma che hanno migliorato anche il piazzamento della nostra Serie A rispetto agli altri campionati. Nelle ultime 2 stagioni l’Italia è stata la nazione ad aver meglio performato in tutte le competizioni europee, raggiungendo quest’anno il culmine grazie all’Europa League vinta dall’Atalanta, e chissà che il 29 maggio non si riesca a far doppietta con l’ultima Fiorentina di Vincenzo Italiano. La classifica però parla chiaro, e la Roma ha l’opportunità di ritirare con gli interessi tutto quello che di buono ha fatto negli ultimi anni. Anche se ora, con la sconfitta del Bologna, la strada si fa molto più in salita.

6° posto: Roma in Champions se…

Premettiamo che la Roma è già sicura del 6° posto in classifica, grazie alla vittoria nell’ultimo derby contro la Lazio; quello firmato 1-0 da Gianluca Mancini. Quindi, anche qualora i biancocelesti dovessero chiudere a 63 punti come la squadra di De Rossi, rimarrebbero inevitabilmente dietro a causa degli scontri diretti. Ai giallorossi resterebbe solo da guardare i risultati delle altre squadre, specialmente quelli di Atalanta e Juventus. E questo perché sia la squadra di Montero che il Bologna, dopo il tonfo di stasera, possono essere superate dalla Dea, che ha ancora 6 punti da raccogliere.

Infatti, non dobbiamo dimenticarci che, per motivi di calendario, Atalanta e Fiorentina recupereranno il match della 29a giornata solo al termine della stagione. Tale scelta è stata presa con tutte le polemiche del caso, visto che per molti si andrebbe a minare la regolarità dell’intero campionato, e in un certo senso potrebbe anche essere vero. Però va detto anche che il verdetto finale sul 6° posto in Champions o meno, potrebbe arrivare già della giornata di domenica 26 maggio, nel caso in cui l’Atalanta battesse il Torino.

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Questo per il semplice fatto che alla squadra di Gasperini, per essere certa di chiudere tra le prime 4, le basterebbe raccogliere almeno 2 punti nelle altrettante partite rimaste. In tal caso infatti, l’Atalanta volerebbe almeno a quota 69, scavalcando così il Bologna (che ha terminato la propria stagione) e condannandolo al 5° posto. In caso contrario, un arrivo a pari punti sia con i rossoblù e sia con la Juventus (quindi ricorrendo alla classifica avulsa fra le tre squadre) lascerebbe indietro i vincitori dell’ultima Europa League.

Riassumendo, quindi, l’unico paletto a cui la Roma e i suoi tifosi devono veramente prestare attenzione, è quello di un’Atalanta che non faccia più di 2 punti nelle prossime partite, rispettivamente contro Torino (domenica 26 maggio) e Fiorentina (domenica 2 giugno). Nel caso in cui questo non accada, vuol dire che la Dea ha terminato il campionato fra le prime 4 classificate, scartando ai giallorossi la possibilità di tornare in Champions League dopo 5 anni.

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