Formula 1, da Piquet a Hamilton: i momenti iconici del GP di Ungheria

La Formula 1 torna in pista per disputare il gran premio di Ungheria, undicesima tappa del mondiale 2023: andiamo a ripercorrere alcuni episodi iconici avvenuti su questo tracciato, dal capolavoro di Piquet ai duelli fra Hamilton e Alonso

A cura di Lorenzo Ferrai
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Il fine settimana fra il 21 e il 23 luglio si disputerà il GP di Ungheria, vicino Budapest, undicesima tappa del mondiale 2023 di Formula 1, la penultima prima della sosta estiva, che inizierà ufficialmente dopo la gara di Spa. Il circus si prepara per l’appuntamento, che ha mandato in scena la sua prima edizione nel 1986, primo gran premio corso al di là della cortina di ferro.

Il GP di Ungheria, dove la FIA introdurrà l’ATA, ha significato anche questo. Il superamento del confine imposto dalla Guerra Fredda, prima ancora della caduta del muro di Berlino o della dissoluzione dell’Unione Sovietica. Nonostante la configurazione ne renda difficoltosi i sorpassi, l’autodromo dell’Hungaroring ha saputo regalare delle gare emozionanti nel corso degli anni.

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Formula 1, da Piquet-Senna a Schumacher

Il primo momento storico sul tracciato dell’Hungaroring avviene proprio durante la prima corsa disputata in Ungheria. È il 1986, con due protagonisti d’eccezione: Ayrton Senna e Nelson Piquet, due volte campione del mondo di Formula 1. Dopo un’intensa battaglia fra i due, al 56° passaggio il brasiliano della Williams rompe gli indugi e svernicia Magic all’esterno della prima curva, concludendo la manovra di traverso a ruote bloccate. Piquet si avvia così a vincere il gran premio, grazie a quel sorpasso, da molti ritenuto il più bello nella storia della Formula 1.

Michael Schumacher, Ferrari *
Michael Schumacher, Ferrari *

In Ungheria avviene un altro pezzo di bravura, stavolta senza sorpassi in pista, ma semplicemente con un alieno al volante in grado, letteralmente di correre contro il cronometro. Siamo nel 1998 e la Ferrari di Michael Schumacher è in lotta mondiale contro il finlandese Mika Hakkinen, a bordo di una McLaren quasi imbattibile, contrastata solo dal talento del pilota tedesco.

La gara dell’Ungheria è dominata dalle due McLaren, quando al 43° giro la Ferrari cambia strategia, passando da due a tre pit stop. Schumacher imbarca poco carburante e stampa giri veloci in rapida successione, recuperando 25 secondi in 19 giri. Hakkinen e Coulthard, carichi di benzina, perdono terreno e il Kaiser li sorpassa entrambi alla sua terza sosta, andando poi a ottenere un successo storico e insperato.

Formula 1, GP di Ungheria: la guerra fra Hamilton e Alonso

Il 2007 è stato uno dei mondiali di Formula 1 può emozionanti e intensi della storia, oltre a essere uno più controversi. La stagione viaggia su due binari paralleli. Da una parte la Spy Story, mentre dall’altra, la lotta (in pista) fra McLaren e Ferrari. In particolare, fra Kimi Raikkonen e i due alfieri del team inglese, il campione del mondo Fernando Alonso e il debuttante britannico Lewis Hamilton. Ma, se Iceman si prende il ruolo di prima guida, fra i due piloti della scuderia di Woking inizia una faida interna che raggiunge l’apice in Ungheria.

Le McLaren dominano le qualifiche e, in occasione dell’ultimo tentativo previsto per il Q3, entrambi rientrano ai box per cambiare le coperture. Ma Alonso, risentito per la strategia a vantaggio di Hamilton, si ferma sulla propria piazzola qualche secondo in più del necessario, condannando il compagno di squadra a prendere la bandiera a scacchi, senza dargli l’occasione di migliorare il proprio crono.

Fernando Alonso @livephotosport
Fernando Alonso @livephotosport

L’asturiano infila la pole position, ma viene retrocesso di cinque posizioni sulla griglia di partenza in occasione della gara di domenica. Hamilton recupera così la prima posizione, avviandosi verso una comoda vittoria, mentre Alonso non va oltre il quarto posto. Entrambi perderanno quel mondiale di Formula 1 per un solo punto, a vantaggio di Raikkonen, probabilmente quel punticino che Fernando ha perso in quella qualifica in Ungheria.

Sempre Hamilton e Alonso sono protagonisti di un altro episodio nel 2021, stavolta ad armi impari. L’inglese, a bordo della fortissima Mercedes W12, è in piena rimonta a causa della strategia errata del muretto. Raggiunge Nando, al volante dell’Alpine, che difende quella quarta posizione strenuamente, poiché al comando della gara c’è il suo compagno di squadra, Esteban Ocon.

L’asturiano si arrende solo dopo dieci giri trascorsi a chiudere tutte le porte in faccia al rivale, con manovre al limite, dure ma pulite. Quella difesa con le unghie e con i denti da parte di Alonso, consente a Ocon di ottenere la sua prima (e finora unica) vittoria in Formula 1. Sir Lewis chiuderà invece al secondo posto e perderà beffardamente quel mondiale all’ultimo giro dell’ultima gara.

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