Italia, il tuffatore azzurro Larsen rinviato a giudizio a Roma: “Violento e ossessivo”

Andreas Larsen, oro agli Europei 2022, rinviato a giudizio per atti persecutori nei confronti di una compagna di squadra

A cura di Redazione
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Un oscuro capitolo si è aperto nella squadra italiana di tuffi, con l’atleta Andreas Larsen, campione europeo 2022, rinviato a giudizio per stalking e violenza. La denuncia arriva da una giovane compagna di squadra, che racconta un rapporto ossessivo e soffocante iniziato quando aveva solo 15 anni.

L’ACCUSA: Dettagli Scioccanti

“Andreas mi ha sbattuto la faccia contro il volante, accusandomi di aver guardato un altro tuffatore. Non era vero. Avevo abbassato lo sguardo per paura della sua reazione,” ha dichiarato la giovane, oggi 19enne, residente a Roma. La relazione con Larsen, allora 21enne, è durata appena quattro mesi, ma le persecuzioni sono proseguite anche dopo, con pedinamenti e minacce.

Le Conseguenze: Udienza e Provvedimenti

Larsen, tesserato con la Polizia, è stato privato della sua pistola di ordinanza. Nel corso dell’interrogatorio ha cercato di difendersi, sostenendo di aver sempre voluto bene alla ragazza e parlando di “incomprensioni”. Tuttavia, la giustizia farà il suo corso: la prima udienza del processo per atti persecutori è fissata per il 25 giugno. Nel frattempo, la Procura della Federnuoto ha richiesto gli atti d’inchiesta alla Procura di Roma, segnalando la gravità della situazione all’interno della squadra nazionale.

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