Riscossa Lecce, parlano Gotti e Corvino: “Chi sta più calmo arriva in fondo”

A cura di Lorenzo Zucchiatti LecceSerie A
Presentazione Luca Gotti, Lecce
Presentazione Luca Gotti, Lecce @Twitter

Una classifica allarmante e il gesto shock di D’Aversa, con conseguente licenziamento, caratterizzano un Lecce che cerca la riscossa grazie all’arrivo di Luca Gotti sulla panchina. Alla sua presentazione, insieme a Stefano Trinchera e Pantaleo Corvino, ha parlato di se e della sua nuova avventura: “Il 2023 è stato per me difficile. Ho avuto due operazioni invasive che non mi hanno permesso di accettare alcune proposte, ma dopo 7-8 mesi di stampelle sono tornato alla normalità. Ho trovato un gruppo elettrico, vivo, ma la realtà è che bisogna stare calmi. C’è un orizzonte di 10 partite importantissimo, chi sta più calmo arriva in fondo.

Parole di chi sembra avere le idee chiare e ostenta sicurezza, anche nelle scelte tattiche: “La difesa a 3 mi ha accompagnato in Serie A per quelli che erano i gruppi a disposizione, qui ci sono 10 partite e non credo sia saggio fare stravolgimenti concettuali. Ci sono 10 partite, è un torneo, e partiamo da +1. Facciamo in modo che il Lecce sia padrone del suo destino. Una chiosa Gotti l’ha dedicata a D’Aversa: “Lo conosco bene, l’ho avuto come giocatore anni fa. Oltre ad essere un ragazzo di personalità è uno col cervello che funziona. Quello che è accaduto è frutto di frustrazione”. la parola è poi passata a Corvino.

Corvino punzecchia: “Siamo sempre criticati arduamente”

Parole forti anche quelle dell’uomo mercato del Lecce, che nel ringraziare D’Aversa e accogliere Gotti, ha mosso qualche critica all’ambiente: “Le ultime scelte di allenatori sono state all’altezza. Baroni ha vinto la B e mantenuto la A, D’Aversa lascia il Lecce in zona salvezza senza essere mai stato nelle ultime 3. I nostri allenatori devono giocare con un monte ingaggi totale di 8,5 milioni netti. Se sono 7 punti di vantaggio è buono, se sono 3 iniziano le lamentele, se è 1 si alzano i toni. Dobbiamo sempre essere criticati arduamente nonostante 66 partite consecutive in A in zona salvezza”.

A chiusura, un pensiero sull’arrivo di Gotti e su D’Aversa: Ho chiesto a Gotti di accettare la sfida e lo ha fatto. Noi abbiamo fatto il possibile sul mercato con le nostre risorse. La cultura delle cadute ci deve essere. Dobbiamo abituarci alle sconfitte perché possiamo rialzarci. Quello che è successo domenica mi ha colpito molto, conosco D’Aversa da 25 anni, è una persona per bene. Non ha fatto quello che ha fatto perché è violento. Gotti era il meglio sulla piazza ed ha accettato subito”.

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