Albania a EURO 2024: Le Aquile di Sylvinho inseguono l’impresa

Albania a caccia dell'impresa a EURO 2024: la nazionale guidata da Sylvinho affronterà Italia, Spagna e Croazia nel proprio girone

A cura di Lorenzo Ferrai Stories
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In un mondo del pallone dominato oramai dal prestigio e dal denaro, c’è ancora spazio per le favole. Gli outsider che non ti aspetti, giovani, inesperti ma ambiziosi. È il caso dell’Albania, qualificata a EURO 2024 in maniera totalmente inaspettata. Si tratta della seconda qualificazione nella storia della selezione. La prima fu nell’edizione del 2016, dove però i balcanici uscirono nella fase a gironi. Con un gruppo più rodato, nonché maggiormente consapevoli dei propri mezzi, Sylvinho va a caccia dell’impresa.

L’Albania non parte con i favori del pronostico, anche perché il gruppo in cui è stata inserita (con Italia, Spagna e Croazia) non le richiede un passaggio del turno obbligato. Ciò nonostante, Le Aquile hanno tutto il diritto di sognare, anche perché il regolamento dell’Europeo prevede che, oltre alle prime due di ogni raggruppamento, accedano al turno anche le quattro migliori. Una speranza c’è e Sylvinho è disposto a coltivarla fino in fondo, con l’intero sostegno di un paese.

Una rivincita sportiva e culturale, per un paese da svariati anni alla ricerca del proprio posto di rilievo in un’Europa oligarchica, ma che ha vissuto delle autentiche favole. In questo senso, l’Albania può ricoprire il ruolo dell’Islanda nel 2016, l’outsider che accarezzò il trionfo, salvo poi arrendersi a una Francia nettamente più forte. L’entusiasmo c’è, i valori anche, così come un CT preparato e conoscitore di calcio. E sarà l’Italia ad affrontare Le Aquile nella gara inaugurale di EURO 2024.

Albania a EURO 2024: Le Aquile di Sylvinho inseguono l'impresa

I preconvocati di Sylvinho

In attesa della comunicazione ufficiale, il CT Sylvinho ha già stilato la lista preliminare dei giocatori che prenderanno parte alla spedizione in Germania, dove l’Albania intende recitare un ruolo da protagonista. Per quanto la storia non sia quella di Italia, Spagna o Croazia, Le Aquile annoverano nelle proprie file elementi di spessore internazionale, i quali possono risultare decisivi per proseguire il sogno ben oltre la fase a gironi.

  • PORTIERI: E. Berisha, Kastrati, Simoni, Strakosha.
  • DIFENSORI: Aliji, Ajeti, Balliu, Djimsiti, Hysaj, Ismajli, Kumbulla, Mihaj, Mitaj.
  • CENTROCAMPISTI: Abrashi, Asllani, Bajrami, M. Berisha, Gjasula, Laçi, Muci, Ramadani.
  • ATTACCANTI: Asani, Broja, Daku, Hoxha, Manaj, Seferi.

Berisha la certezza

Una buona casa si costruisce partendo dalle fondamenta. Sylvinho opta per l’esperienza di Etrit Berisha, primo indiscusso fra i pali dell’Albania, con un’altra vecchia conoscenza della Serie A. Thomas Strakosha, ex Lazio, giocherà in qualità di rincalzo, così da garantire affidabilità in caso di necessità. A contendersi il ruolo di terzo sono presenti Kastrati, altro militante in Italia, in forza al Cittadella, e Simoni, il quale milita in Bundesliga nell’Eintracht Francoforte.

Il pacchetto di portieri dovrebbe garantire sufficiente affidabilità a una squadra che dovrà necessariamente prendere pochi gol per avere qualche chance di passare quantomeno il girone. Impresa tutt’altro che semplice, anche se l’esperienza e il carisma di Berisha sarà uno degli elementi su cui Sylvinho farà affidamento per imbastire la propria campagna a EURO 2024.

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Djimsiti guida la retroguardia

Albania e Italia sono due paesi legati dalla storia e dalla tradizione. Non è un caso che molti albanesi parlino la nostra lingua e Sylvinho porta avanti questa continuità con una retroguardia a tinte tricolori. Il leader indiscusso della difesa de Le Aquile sarà Berat Djimsiti, fresco di vittoria dell’Europa League contro l’Atalanta, dove ha indossato la fascia di capitano in finale contro il Bayer Leverkusen.

Dal nostro campionato arrivano anche elementi di valore ed esperienza, come Elsed Hysaj e Ardian Ismajli, quest’ultimo reduce dalla mirabolante salvezza colta in extremis con l’Empoli. Anche Marash Kumbulla sarà presente, nonostante la stagione negativa vissuta con il Sassuolo, culminata con la retrocessione. Veseli, Balliu e Mitaj costituiscono delle alternative valide, di cui l’Albania potrebbe servirsi anche a gara in corso.

Asllani dirige l’orchestra

Il punto di forza dell’Albania è senza dubbio il centrocampo, dove spicca Kristian Asllani, stellina della nazionale e regista dell’Inter. Il classe 2001, nonostante la presenza di un totem come Calhanoglu, ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista nel proprio club e costituirà la principale fonte di gioco nello scacchiere di Sylvinho, affiancato dal muro Ramadani, protagonista di un’annata positiva nel Lecce.

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Nadim Bajrami cerca il riscatto dopo il campionato negativo trascorso a Sassuolo, con la prospettiva di incidere in una mediana albanese ricca di talento e ambizione. Laci e Bare sono le alternative, dotati di meno pedigree rispetto ai colleghi che militano in Serie A, ma pur sempre delle risorse che aggiungono estro e ulteriori soluzioni alla faretra di Sylvinho.

Sylvinho punta su Manaj

L’intento dell’Albania è chiaramente quello di giocare un calcio aperto e offensivo, come testimonia il ricco pacchetto attaccanti scelto da Sylvinho. La punta di diamante del reparto offensivo è Rej Manaj, ex giocatore della Serie A, cresciuto nell’Inter. Il CT conterà sulla sua vena realizzativa, finalizzata a suggellare il lavoro della squadra. Altro elemento da tenere in considerazione è Myrto Uzuni, attaccante del Granada e reduce da un’ottima stagione con 11 gol all’attivo su 34 partite. Il roster d’attacco è completato da Broja, Seferi, Asani e Muci, per una rosa dotata di un buon tasso tecnico.

La probabile formazione

ALBANIA (4-2-3-1): Berisha; Ismajli, Kumbulla, Djimsiti, Hysaj; Ramadani, Asllani; Uzuni, Bajrami, Borja; Manaj. CT: Sylvinho

Il girone dell’Albania

La nazionale albanese si presenta come outsider a EURO 2024, in un girone che le vedrà opposta a Spagna, Croazia e Italia, campione d’Europa in carica. Saremo proprio noi i primi avversari della selezione di Sylvinho, il 15 giugno al Signal Iduna Park. Già da qui si capirà la reale dimensione dell’Albania. Una sorta di derby, visto i tanti elementi che militano in Serie A fra le due formazioni.

Seguiranno poi le partite contro Croazia, il 19 giugno, Spagna, il 24, in cui Sylvinho avrà il destino nelle proprie mani. Ai nastri di partenza, l’Albania parte quarta nel proprio raggruppamento, ma un’eventuale vittoria in tre partite, potrebbe cambiare totalmente lo scenario. Difatti, agli ottavi di finale accederanno anche le quattro migliori terze su sei. Un’occasione ghiotta dunque, per scrivere la storia di questo paese, mai arrivato a una fase a eliminazione diretta. Le Aquile sono pronte a spiccare il volo.

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