Formula 1, il pagellone del Bahrain: Verstappen non perde il vizio, Sainz ringalluzzito

Lorenzo Ferrai
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La nuova stagione di Formula 1 ha preso il via nel deserto del Bahrain, dove è ufficialmente scattato il mondiale 2024. Se qualcuno avesse ancora avuto dei dubbi, ci ha pensato Max Verstappen a rimettere le cose a posto. L’olandese, tre volte campione del mondo, ha trionfato a Sakhir davanti al compagno di squadra Sergio Perez. Carlos Sainz ha completato il podio, precedendo Leclerc e Russell. Torniamo dunque con il consueto pagellone post GP, dove diamo i voti ai protagonista della gara.

Russell is back

  • Verstappen: 10. Rieccoci. Nuova stagione, stesso vecchio copione. Max parte davanti, prende e scappa. Allarga le spalle in partenza, accompagnando Leclerc all’esterno e tanti saluti. 22 secondi sul compagno di squadra, Grand Chelem e una Red Bull che non sembra avere punti deboli. Perlomeno nelle sue mani. Se qualcuno avesse osato illudersi che le gerarchie potessero essere scalfite, Max ha risposto in maniera inequivocabile. SEMPRE IL SOLITO.
  • Sainz: 9. Non era semplice per lui, dopo la partenza rivedibile. Invece, Carlos non ha mollato, è rimasto lì con Russell e Leclerc e non si è fatto problemi a sverniciare due volte il compagno di squadra. A bordo di una buona Ferrari (7), cerca anche di mettere pressione a Perez (6). Non arriva a recuperare quanto basta, ma la gestione e la caparbietà dimostrata, lascia intuire che lo spagnolo è solamente un valore aggiunto per la Rossa e che pure quest’anno può dare tanto, specie in ottica costruttori. RINGALLUZZITO.
  • Zhou: 8. Con gli sguardi piantati sulle prime posizioni, il cinese è rimasto dimenticato. Intanto lui girava lì, flirtando con la zona punti, prima di essere infilato dalle Aston Martin. Una resa ovvia e (se vogliamo) preventivata, ma la sua prestazione resta ottima, con un 11° posto che sa quasi di vittoria. Diligente e lontano dai guai. Può ritenersi soddisfatto, specialmente guardando la gara di Bottas (4). SOLDATINO.
  • Russell 7. È stato la vera rivelazione in qualifica. Fra Red Bull e Ferrari si piazza lui. Ottima conduzione di gara nel primo stint, meno incisivo con le dure, poi viene indotto all’errore da Leclerc. Senza strafare, conduce la macchina al traguardo in una buona quinta posizione. Ha il potenziale per vincere almeno un gran premio quest’anno. GIORGIONE IS BACK.
  • Leclerc: 6. Anno nuovo, vecchie sfighe. Quel problema ai freni, unito alla prestazione di Sainz, lascia un po’ di amaro in bocca. Era tranquillamente da secondo posto, lo diciamo senza particolari giri di parole. Il gap con Max rimane ancora consistente, ma quest’anno può tornare a lottare per la vittoria. Qualche sbavatura in qualifica ma ha condotto un buon week-end, mantenendo il sangue freddo in gara e recuperando almeno la quarta posizione. Va bene così. DATE UN PO’ DI FORTUNA A QUESTO RAGAZZO.
Fernando Alonso, Aston Martin
Fernando Alonso, Aston Martin @livephotosport

Alonso vittima dell’Aston

  • Norris ed Hamilton 5: Intendiamoci. non hanno condotto una brutta gara. Anzi, Lewis ha recuperato posizioni, effettuando due bei sorpassi su Alonso. Casomai, è il ritmo che lascia molto a desiderare. Il confronto con Russell è stato pressoché impietoso. Lando ha stupito (in negativo) per la poca incisività, quando non ha avuto lo spunto per avvicinarsi a Leclerc e Russell, in palese difficoltà. SVUOTATI.
  • Alonso: 4. L’anno scorso si era preso la scena, sfoderando una sequela di sorpassi mozzafiato e arrivando terzo. Ebbene, 362 giorni dopo, Nando torna tristemente sulla terra, a bordo di un’Aston Martin (4) lontana anni luce dai team di testa. I 18 secondi di ritardo da Piastri (6) sono un gap troppo ampio per non fare delle riflessioni riguardo la competitività della AMR24, di cui l’asturiano è una vittima incolpevole. AFFLITTO.
  • Tsunoda: 3. Ci risiamo. Se c’è una cosa che proprio non ci era mancata, erano le sue lamentele via radio. Questa volta, però, va spezzata una lancia a suo favore. In un’annata dove Perez potrebbe perdere il posto, ogni singola gara può rivelarsi decisiva per stabilire chi promuovere. Però è anche vero che Ricciardo (7) ne aveva di più. CAPRICCIOSO.
  • Hulkenberg: 2. Non siamo ancora al What if, però, vedendo il ritmo di Magnussen (7), quell’erroraccio in partenza grida vendetta. Nico butta via la concreta possibilità di arrivare a punti. Spiace dargli un voto così basso, perché ha confermato di essere il mago della qualifica. SPRECONE.
  • Alpine: 1. Mai sparare sentenze dopo la prima gara di un mondiale, ma l’appuntamento del Bahrain ha mostrato degli evidenti limiti tecnici e aerodinamici. Una monoposto scorbutica, che i piloti faticando a condurre. Un autentico ribaltamento, ripensando allo scorso mondiale. PARTIAMO MALE.
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