La Polonia ad Euro 2024, tra alti e bassi: Lewandowski la luce della speranza

Per la Polonia il momento tanto atteso è finalmente arrivato: Euro 2024 è alle porte e Lewandowski rappresenta la luce della speranza di questa Nazionale

A cura di Lorenzo Gulino Stories
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Un 2024 ricco di sorprese e di emozioni che, però, ha ancora tanto da dire. Chiusi i capitoli dei vari campionati a scaldare i motori sono gli Europei che sono pronti ad intrattenere i grandi appassionati di calcio in questa calda estate. Tra le Nazionali più interessanti per organico e per il tipo di percorso che potrà intraprendere c’è sicuramente la Polonia di Robert Lewandowski. Una squadra fisica e allo stesso tempo dinamica, efficace ed estrosa. Insomma c’è veramente tanto da dire, ma bisogna prima fare un piccolo passo indietro.

Come è arrivata la Polonia fin qui? La domanda vien da sé perché, per andare veramente a fondo e analizzare al meglio la rosa di Michal Probierz, la necessità è anche quella di guardare il percorso di una squadra che, tra alti e bassi, è arrivata al 3° posto nel girone, al di sotto di Albania e Repubblica Ceca. Da quel momento in poi a pagare è stata la qualità dei singoli calciatori che hanno portato la Nazionale polacca a trionfare contro Estonia e Galles, qualificandosi così agli Europei.

Il girone Infernale

Se la fortuna aiuta gli audaci, allora la Polonia non rientra in questo detto. La voglia di dimostrare è tanta, ma il calendario non è di certo dalla parte di Lewandowski e compagni. Un girone infernale: prima l’Olanda, segue l’Austria e chiude la Francia in una triade di appuntamenti che fa paura, ma che allo stesso tempo motiva a spingersi oltre i propri limiti.

Il pallone è rotondo, e questo si sa, ma pensare di competere contro questa Francia è pura utopia. L’Olanda di talento e certezze ne ha da vendere e difficilmente si piegherà innanzi alla Polonia, nonostante comunque rimanga più abbordabile rispetto ai francesi. Allora la Nazionale polacca dovrà provare a sfruttare la sfida contro l’Austria che rimane una squadra molto complicata da affrontare.

Dunque, Euro 2024 metterà a dura prova la Polonia. Le Orly dovranno essere attente, brave, ma soprattutto capaci di mettere a punto e smussare tutti quei piccoli difetti che, contro Nazionali di questo calibro, fanno la differenza. Si parte dal primo, ovvero la difesa.

Il miglior attacco è la difesa

In un’epoca dove a comandare è il belgiochismo alcune volte si perde di vista l’obiettivo fondamentale: vincere. Senza ombra di dubbio il bel calcio aiuta la fase offensiva, ma non è tutto in questo sport. Qui entra in gioco il saper difendere e l’importanza del reparto difensivo che deve essere in grado di reggere gli urti degli attacchi avversari, anche e soprattutto nei momenti più delicati della partita.

Non di certo un’attitudine che scorre nelle vene della Polonia. La formazione di Michal Probierz più volte ha dimostrato di essere fragile in un reparto che, spesso e volentieri, è protagonista di cali di tensione improvvisi. C’è da dire che gli interpreti non sono dei migliori e a dimostrarlo, infatti, sono i numeri.

La Polonia ad Euro 2024, tra alti e bassi: Lewandowski la luce della speranza

Tralasciando le ultime due gare con Estonia e Galles dove la Nazionale polacca ha subito un solo gol, il conteggio totale delle reti prese alle Qualificazioni per Euro 2024 è di 10 in 8 partite disputate. Una statistica che fa paura e che, infatti, ha costretto le Orly a volare basso verso gli spareggi. Qui un ruolo chiave, in senso negativo, ce l’hanno sicuramente gli esterni Frankowski e Zalewski che, per la loro attitudine ad offendere, quando si parla di difendere lasciano alquanto a desiderare.

Tutti all’attacco

Se il reparto difensivo non è il fiore all’occhiello della Polonia, lo stesso non si può dire di quello offensivo. Le individualità la fanno da padrona con Lewandowski, Milik, ma anche lo stesso Swiderski che sanno come far male, ma non è tutto. A dare una spinta in più alla macchina da gol polacca sono la visione di Zielinski e la spinta sulle fasce di Zalewski e Frankowski.

Qui a spiccare, dunque, è il duplice volto degli esterni, tanto capaci ad offendere quanto non all’altezza nel gestire le situazioni difensive. Le punte infatti, anche grazie al 3-5-2 adottato da Michal Probierz, possono approfittare dei cross effettuati dalle fasce per insaccarla alle spalle dei portieri avversari. E qui è impossibile non citare la maestria di un attaccante come Robert Lewandowski e il grande fiuto del gol di Milik.

Altro fattore molto importante sono gli inserimenti dei centrocampisti. Zielinski e Piotrowski sono sicuramente i più temibili sotto tale aspetto. Dunque, la Polonia si può definire in tutto e per tutto una Nazionale costruita per attaccare. A dimostrarlo del resto sono anche i numeri della lunga camminata per la qualificazione agli Europei. Infatti, sono 10 i gol realizzati in 8 gare disputate, senza contare la semifinale e la finale dove sono arrivate altre 5 reti. Insomma, un bottino complessivo niente male di 15 marcature a fronte delle 12 partite fatte.

Dove può arrivare la Polonia?

Dopo esser entrati nei dettagli della Nazionale polacca è il momento di tirare le somme, per quanto possibile. Quel che è certo è che la formazione di Michal Probierz può giocarsela a viso aperto, ma Francia e Olanda sono nettamente superiori e, a meno di grandi sorprese, si piazzeranno rispettivamente al 1° e al 2° posto del girone. A questo punto per la Polonia non rimane altro che puntare forte sulla terza posizione.

Robert Lewandowski, Polonia

Se dovesse succedere ciò la corsa, nonostante possa andare avanti, si farebbe molto complicata. Infatti, vista la struttura del tabellone degli Europei, la Polonia si ritroverebbe davanti tre possibili alternative: la prima consisterebbe nell’affrontare il 1° classificato del girone C dove Inghilterra e Serbia si daranno del filo da torcere, la seconda, invece, nel trovarsi di fronte la prima classificata del girone B, ovvero una tra Spagna, Italia, Croazia o Albania ed, infine, la terza opzione dove la Nazionale polacca si potrebbe scontrare con il Belgio, ovvero la squadra con più probabilità di dominare il girone E.

Dunque, osservando incastri e possibili avversarie, la Polonia non è di certo tra le favorite ad andare avanti in questa competizione. Già a partire dal girone le difficoltà saranno elevatissime e superarlo sarà una vera e propria prova di forza. Nonostante ciò, il calcio è sempre pronto a stupire e chissà che stavolta la sorpresa possa essere proprio la Nazionale polacca.

I convocati della Polonia

PORTIERI: Szczesny, Skorupski, Bulka.
DIFENSORI: Walukiewicz, Dawidowicz, Puchacz, Bednarek, Kiwior, Salamon, Bereszynski, Bochniewicz.
CENTROCAMPISTI: Piotrowki, Slisz, Zielinski, Grosicki, Romanczuk, Szymanski, Frankowski, S. Szymanski, Zalewski, Moder, Wszolek.
ATTACCANTI: Swiderski, Lewandowski, Buksa, Piatek.

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