Torino, vincere e sperare: Juric tra lamentele e rivalsa

90' di fuoco per il Torino a Bergamo per mantenere vive le speranze Europa: Juric carica i suoi e si toglie qualche sassolino dalla scarpa, tra lamentele e voglia di rivalsa verso l'ambiente

A cura di Lorenzo Zucchiatti News
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Il primo passetto per l’Europa si consuma negli odierni 90′ per il Torino. A Bergamo, alle 18:00, i granata hanno solo un risultato contro un’Atalanta ancora rintontita dalla sbornia di mercoledì sera, con la magica vittoria dell’Europa League sul Leverkusen, e Juric vorrebbe coronare i suoi tre anni di lavoro sotto la Mole con ciò che aveva “promesso” alla piazza.

Vincere e sperare, perché i tre punti di oggi servono più che altro per blindare il 9° posto dalla minaccia Napoli, piazzamento che potrebbe consegnare al Torino la Conference League nel caso in cui la Fiorentina, mercoledì prossimo, dovesse vincere la finale della sopracitata competizione e passare dunque in Europa League.

Una vigilia di gara accompagnata dalle lamentele di Juric, come già successo quest’anno, per il tanto disprezzo e la poca unione d’intenti nonostante nel suo triennio si sia passati da una salvezza raffazzonata a sognare l’Europa. C’è voglia di rivalsa nel tecnico croato, che cerca quest’ultimo regalo per la città, per andarsene con l’ultima parola, ma serve vincere e tifare Fiorentina mercoledì.

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