Coin of Champions, focus sui tecnicismi: che cosa si intende per Altcoin?

Carlotta Desirello
12 Minuti di lettura
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Il mondo delle criptovalute si sta espandendo in maniera importante negli ultimi anni, entrando in contatto con tantissime persone e andando a toccare alcune realtà consolidate, in modo da legarsi ad esse e portare alcuni aspetti nuovi e utili. In particolare, l’ambiente crypto è entrato anche in relazione con quello dello sport, grazie a Coin of Champions, ossia la moneta virtuale che si pone come obiettivo quello di coniugare questi due mondi. I COC sono una realtà relativamente nuova, visto che sono entrati in commercio solo lo scorso settembre, ma, in quattro mesi, hanno messo a segno numeri straordinari e possono contare già su più di 11 mila holders, e su 100 mila transizioni giornaliere. Andiamo a scoprire meglio Coin of Champions, con i suoi aspetti Crypto e quelli legati, invece, allo sport.

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Coin of Champions
Coin of Champions

I progetti di Coin of Champions

Coin of Champions è un token che ha come obiettivo quello di fornire agli holders vari beni e servizi legati allo sport. Basta pensare, ad esempio, che entro fine mese verranno lanciate le carte NFT di COC, le quaki potranno essere sia collezionate, sia utilizzate nei fantasy game targati Coin of Champions. Il primo che prenderà il via è Manager NFT, che non è altro che un gioco di fantacalcio, molto simile a quello tradizionale, per le modalità di gioco, rispetto a quelli dei concorrenti. Nei prossimi mesi, inoltre, usciranno anche quello sul tennis e quello sull’NBA.

Le finalità di Coin of Champions, a cui puoi registrarti cliccando qui, sono anche legate ai giovani appassionati al calcio, che possono, per vari motivi, avere difficoltà a sfondare in questa realtà. Un’altra iniziativa in programma, infatti, è quella legata ai campioni del domani, grazie alla quale i talenti provenienti dai vivai delle squadre potranno pubblicare dei video che li riguardano, che saranno votati dai COC holders. I migliori avranno la possibilità di essere visti da osservatori e di effettuare provini a distanza. Inoltre, Coin of Champions mira anche ad andare incontro alle società che possono vivere un periodo di difficoltà dovuto alla pandemia e, per questo motivo, una parte degli incassi è destinato alla ristrutturazione e riqualificazione degli impianti sportivi. Un altro progetto legato ai giovani, poi, riguarda i tour virtuali degli stadi, che vogliono essere utili per far appassionare anche i più piccoli allo sport.

Coin of Champions, poi, ha come obiettivo quello di lanciare il proprio Marketplace entro settembre, ad un anno dal lancio della moneta, e sarebbe un traguardo, di fatto, eccezionale. Già a maggio, in particolare, inizieranno le prime aree test per il cambio tra COC e BLK, i quali sono stablecoin e permettono di acquistare beni e servizi di uso comune. In questo modo, Coin of Champions entrerà ancora di più nella quotidianità delle persone. Ad esempio, le carte NFT potranno essere acquistate nelle edicole e così via per tanti altri aspetti legati a questa realtà.

La moneta dei campioni

Un altro motivo per cui Coin of Champions sta ottenendo tutto questo successo in così poco tempo è sicuramente legato ai suoi testimonial. Essa, infatti, è soprannominata anche la moneta dei campioni, per i grandi nomi presenti tra gli ambassadors che hanno scelto di promuoverla. I primi ad aderire al progetto sono ex stelle del calcio quali Marco Materazzi, Christian Vieri, Wesley Sneijder e Roberto Carlos. Questi campioni sono stati poi seguiti da altri come Ronaldinho, Filippo Inzaghi, Alessandro Nesta e Gianluca Zambrotta. Inoltre, anche il baseball può contare su due testimonial di eccezione, come Simon Randall e Chris Colabello, oltre ad essere presente anche quello della Formula 1, che è rappresentato da Giancarlo Fisichella. Insomma, il fatto che questi grandi campioni abbiano scelto di sposare il progetto e di promuoverlo in prima persona, dimostra la sua importanza, la sua ambizione e soprattutto la sua concretezza, un aspetto fondamentale.

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Dopo aver fatto questa breve panoramica sulla realtà di Coin of Champions, andiamo a focalizzarsi sulla sua componente Crypto. Questo mondo, infatti, sebbene stia entrando sempre di più nella vita delle persone, conta su alcuni termini tecnici, il cui significato può risultare poco intuitivo. Uno di questi è “Altcoin” e andiamo, quindi, a scoprire insieme cosa significa e a che cosa si riferisce.

 

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Cosa sono le Altcoin

Il termine Altcoin sta per Alternative Coin e, come richiama anche il suo nome, si riferisce ad una moneta che funziona come alternativa ad un’altra, ma a quale in particolare? Se pensiamo al mondo delle criptovalute, i primi che, probabilmente, ci vengono in mente sono i Bitcoin e le Altcoin non sono altro che monete nate dopo i Bitcoin, che sono basate su sistemi simili e che si pongono come alternative ad essi. Le Altcoin, in pratica, sono tutte basate sulla stessa tecnologia Blockchain, ma hanno alcune caratteristiche differenti rispetto ai Bitcoin e si pongono obiettivi diversi. Esistono tantissime Altcoin: ad oggi, difatti, se ne contano circa 10 mila ad oggi e il numero continua a crescere.

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Esse non sono altro che concorrenti dei Bitcoin e, per questo motivo, cercano di trovare i difetti che possono avere questi o anche i piccoli problemi che possono esserci all’interno del sistema. In particolare, le Altcoin mantengono alcuni aspetti simili, cercando però di migliorarli e renderli più graditi agli utenti. Ad esempio, un aspetto su cui puntano molto è quello della privacy, perché sono parecchi gli utenti che gradirebbero un maggior anonimato negli scambi online. Un altro punto su cui si focalizzano queste monete è la sicurezza, poiché i cyber criminali sono sempre alle porte e sfruttano qualsiasi falla per entrare all’interno del sistema e provocare perdita di monete per gli utenti.

Coin of Champions - Crypto
Coin of Champions – Crypto

La storia e il successo dei Bitcoin

Prima di andare a vedere nello specifico le tipologie di Altcoin, ecco una breve panoramica su quella che è la criptomoneta più conosciuta. I Bitcoin sono nati nel 2009 e, a differenza delle altre monete, non contano su una banca centrale per la distribuzione, ma su un network di nodi e, per garantire sicurezza, si basano su una forte crittografia. I numeri messi a segno dai Bitcoin sono straordinari. Al momento ne sono disponibili 21 milioni in rete, 9 dei quali sono effettivamente in circolazione. Per quanto riguarda, invece, il loro valore, partendo ovviamente da zero, hanno raggiunto i 67 mila dollari e nell’ultimo anno sono avvenuti ben 10 miliardi di scambi.

Coin of Champions - Crypto
Coin of Champions – Crypto

Le tipologie di Altcoin

Le Altcoin, sebbene abbiano tutte un denominatore comune, differiscono sotto alcuni aspetti e per questo motivo si possono riunire in categorie. Innanzitutto esistono le Altcoin basate sul mining, che utilizzano il metodo PoW (Proof to Work), ossia un sistema che genera nuove monete. A differenza di queste, invece, le monete cosiddette pre-minate non vengono prodotte con un algoritmo, ma sono distribuite prima che entrino nei mercati Crypto. Un’altra tipologia è quella degli Stablecoin; queste monete, in particolare, mirano a ridurre la volatilità, legando il loro valore a dei beni, come valute legali o metalli preziosi. In questo modo, questi beni funzionano come riserva per rimborsare gli utenti in caso di fallimento o di altri problemi.

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I Token di sicurezza, poi, hanno alcune caratteristiche tipiche delle criptovalute e altre simili alle azioni di un’azienda. In pratica, si possono definire una versione digitale dei titoli nei mercati azionari. Gli utility tokens, infine, hanno come scopo quello fornire sevizi in una rete e possono essere utilizzati per acquistare, quindi, servizi o anche al fine di finanziare delle startup.

Coin of Champions - Il futuro delle Criptovalute
Coin of Champions – Il futuro delle Criptovalute

Le Altcoin più famose

Quali sono, però, le Altcoin? In realtà, molte criptovalute e token famosi rientrano nella categoria delle Altcoin.

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  • Una di queste è Ethereum, nata nel 2015, che consiste in una piattaforma defi per la creazione di smart contract. La sua blockchain è simile a quella dei Bitcoin, ma si possono costruire e distrubuire anche applicazioni decentralizzate.
  • Cardano, poi, è nata nel 2017 ed è una piattaforma blockchain pubblica che ha come scopo principale quello di avere una base sicura e trasparente, per permettere alle persone di fidarsi dei sistemi globali.
  • Un’altra è Litecoin, che consiste in una moneta molto simile ai Bitcoin, ma che vuole migliorarli e sistemarne i difetti.
  • Dogecoin, invece, era in realtà nata come uno scherzo, ma, ad oggi, è una delle Altcoin più famose.
  • Ripple è un’altra Altcoin, utilizzata per i pagamenti ed è soprannominata la moneta dei banchieri. In pratica ha come obiettivo quello di essere la più veloce e scalabile del web.
  • Monero, poi, si focalizza sulla privacy e vuole rendere i pagamenti non tracciabili.
  • Tron, infine, è una valuta che ha lo scopo di decentralizzare la consegna su internet e può essere considerata, per certi aspetti, un utility token.

Le Altocoin, quindi, sono parecchie e tra di esse figurano anche monete molto popolari e utilizzate. Quello che salta all’occhio è il fatto che sebbene tutte siano basate su sistemi simili a quello dei Bitcoin, ognuna ha un suo obiettivo che vuole perseguire e che la differenzia rispetto alla valuta più famosa del web, oltre che rispetto alle altre Altcoin.

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